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    Il Milan si riscopre fragile in difesa: prende gol da otto partite. E il mercato non aiuta

    Il Milan si riscopre fragile in difesa: prende gol da otto partite. E il mercato non aiuta

    • Federico Zanon
    Allarme rosso. La sconfitta contro il Sassuolo preoccupa il Milan, che si riscopre terribilmente fragile. In attacco, dove, senza Ibrahimovic, Leao continua a deludere e Mandzukic fatica a lasciare il segno, e in difesa, che ha perso la sua impermeabilità. Nelle ultime otto partite Donnarumma ha incassato nove gol, l'ultimo match senza subire reti risale al 7 marzo, più di un mese e mezzo fa, al 2-0 del Bentegodi contro il Verona. Poi sono arrivati il pareggio 1-1 del Meazza contro il Manchester United, due ko per 1-0 contro Napoli e, nel ritorno contro i Red Devils, la vittoria 3-2 a Firenze, il pareggio interno per 1-1 con la Sampdoria, i successi 3-1 e 2-1 contro Parma e Genoa fino ad arrivare al 2-1 in rimonta con il Sassuolo. 

    MERCATO - Numeri preoccupanti per una squadra che vuole andare in Champions League, che rischiano di farla sbandare in una delle ultime curve prima del traguardo. Alla base del momento no c'è qualche errore di concentrazione e una condizione fisica non ottimale di alcuni dei protagonisti, Hernandez e Calabria su tutti, oltre alle voci di mercato, che non possono non avere il loro peso. Tolti Kjaer e Theo, gli altri principali interpreti del reparto hanno un grosso punto di domanda sul futuro: Donnarumma in scadenza a giugno, Tomori e Dalot in prestito rispettivamente da Chelsea e Manchester United, Calabria e Romagnoli legati da un contratto fino al 2022 non ancora rinnovato. Per conquistare l'Europa che conta serve ritrovare solidità difensiva. Non ci sono altre alternative.

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