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Il piccolo Sassuolo affonda il 'presunto grande' Milan. Altro che Superlega, la corsa Champions è a rischio
Benvenutissima dunque una partita che di mercoledì pomeriggio inaugura, a San Siro, un turno infrasettimanale di campionato mai così provvido e tempistico, con la voglia che abbiamo di undici uomini che corrono dietro ad un pallone anziché di dodici squadre che corrono dietro ad una ipotesi di superguadagni (a proposito, il Sassuolo è la Mapei, industria che stava eccome nel ciclismo e si tolse sentendo troppo forte l’odore, la puzza del doping: complimenti anche qui).
La partita è subito veloce, mossa, leale. Niente di stellare, di super, ma davvero non ne sentivamo il bisogno. Più nomi ostrogoti, da tabellone di oculista sofisticato, nel Milan, blandi nomi italiani o italofoni nel Sassuolo, la Super Lega buonanima ci permette di notare anche questo. Tanto calcio milanista di manovra, ma alla fine tiracci che sembrano fatti apposta per allenare Consigli, il portiere del Sassuolo, senza neanche impaurirlo. L’unica volta che il Sassuolo esce in avanti con convinzione Boga si trova chiuso da Donnarumma e gli tira addosso (ma c’entra anche la bravura del portiere). Poco dopo Donnarumma opta per un brivido di tipo sadomaso e abbatte il suo compagno Kjaer, che sembra malconcio ma si riprende in fretta.
Punizione alta di Berardi, mancanza dello zic in più di Leao che si fa contrare a pochi metri dal gol, e arriva la mezz’ora quando Calhanoglu nell’angolo alto dell’area prende bene le misure e si esibisce in una giocata di alta qualità balistica, mandando il pallone a giro sulla sinistra di Consigli. Un 1 a 0 che premia la supremazia territoriale del Milan, se non altro. Da lì alla fine del tempo soltanto un Berardi contratto bene quando è al tiro. Lavoro poco per l’arbitro Sacchi, pignolo ma equo: e a proposito, era più semplice l’arbitraggio quando si poteva fare il casalingo quasi per rito, doveroso specie con le sempre più cosiddette grandi.
Nella ripresa la pioggia, regolarmente e quasi dolcemente primaverile nei primi 45’, si fa cattiva, forte e continua. Giocatori stanchi, la ridda dei cambi comincia presto. Leao allena Consiglia anche lui, Cahanoglu non riesce a fare il gioco da biliardo del primo tempo. E va a finire che si tifa Sassuolo per il gusto, anche, di non vedere una piccola soccombere ad una grande, tipo Milan superleghista sinora non pentito. Lassù qualcuno capisce ed esaudisce.
Il nuovo entrato degli emiliani, Raspadori per Defrel, alla mezz’ora mette in rete un passaggio-lancio di Toljan, all’82 fa lo stesso su ispirazione di Berardi, il migliore di tutti, vincitori e vinti.
È un 2 a 1 pro Sassuolo che nel Milan non provoca manco rabbia, se si eccettua proprio nel finale un po’ di pressione con frullar di mani sull’arbitro, che fischia un calcio a due in area del Sassuolo, guadagnato da Mandzukic, altro subentrato, che vorrebbe di più ma non fa capire bene cosa, forse stranito anche lui da quel pasticciaccio chiamato SuperLega, forse perché non c’è niente da capire.
:(actionzone)
IL TABELLINO
Milan-Saasuolo 1-2 (primo tempo 1-0 )
Marcatori: 29' pt Calhanolgu (Mil), 31', 38 st Raspadori (Sas)
Assist: 29' st Saelemaekers (Mil), 31' st Toljan (Sas)
MILAN: Donnarumma G.; Calabria (dal 40' st Kalulu), Kjær, Tomori, Dalot; Meïte (dal 40' st Diaz), Kessie; Saelemaekers (dal 40' st Castillejo), Çalhanoğlu (dal 27' st Krunic), Rebić (dal 27' st Mandzukic); Leão. A disp.: Jungdal, Tătăruşanu; Gabbia, Kalulu, Romagnoli; Castillejo, Díaz, Hauge, Krunić, Tonali; Mandžukić. All.: Pioli.
SASSUOLO: Consigli; Muldur (dal 19' st Toljan) Marlon, Ferrari, Kyriakopoulos; Obiang (dal 26'stLopez), Locatelli; Berardi, Djuricic (dal 18' st Traorè), Boga (dal 38' st Haraslin); Defrel (dal 19' st Raspadori). A disp.: Pegolo, Magnanelli, Rogerio, Loprz, Raspadori, Chiriches, Toljan, Traoré, Haraslin, Oddei, Bourabia. All.: De Zerbi.
Ammoniti: 15' st Djuricic (Sas)