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    Il Milan sbanda alla prima curva: due punti persi con l'Atalanta e un gioco che sembra smarrito

    Il Milan sbanda alla prima curva: due punti persi con l'Atalanta e un gioco che sembra smarrito

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Alla prima curva, il Milan sbanda. A Bergamo rischia di perdere e se non succede è perché, quaranta minuti dopo, più i quindici dell’intervallo, dal vantaggio dell’Atalanta, Bennacer, tra i migliori in campo, se non il migliore in assoluto, si inventa, da dentro l’area, un tiro arcuato che batte Musso e riporta a galla i rossoneri. Mentre Napoli e Inter procedono a punteggio pieno, in attesa di Roma e Juventus (questa sera), la squadra di Pioli conosce un mezzo stop. Poco male, perché con l’Atalanta anche altre grandi perderanno punti, ma un po’ di rimpianto resta anche in ragione di una prestazione non esaltante. Le partite si possono pareggiare e anche perdere, ma mettendo in campo uno spirito diverso.

    Il Milan, al contrario del solito, anziché aggredire si è limitato a controllare e, nel primo tempo, ha subito un gol del tutto evitabile (Malinovskyi al 28’) e poi, una volta rimessa in piedi la partita, non ha saputo trovare la rete del raddoppio. Colpa di una squadra che, nel suo complesso, ha giocato a marce ridotte, tranne che nella prima parte del primo tempo. In quella fase, a mio giudizio, è stata poco cinica e decisiva, il che le avrebbe fruttato il vantaggio anziché lo 0-1. Cos’è accaduto? E’ accaduto che, nel giro di cinque minuti, tra il 23’ e il 28’, Messias, da una parte, ha mancato un gol fatto (tiro sull’esterno della rete su cross al bacio di Theo Hernandez e sonora dormita della difesa atalantini), mentre l’Atalanta l’ha trovato (28’ per l’appunto), con il giocatore che non doveva esserci, ovvero Malinovskyi, in odore di prossima cessione (l’ha annunciato la moglie), anche per le parole assai poco carine di Gasperini alla vigilia della partita: “Giusto cedere chi, nella scorsa stagione, ha segnato solo sei gol”. Ora, per quanto lo si stimi, è difficile capire e giustificare un allenatore come Gasperini. Tutti, per esempio, avevano capito che Malinovskyi non solo non avrebbe giocato, ma prima se ne fosse andato i meglio era. Invece Gasperini, non si sa se per spregio o per convinzione, l’ha messo in campo e il ragazzo ha segnato un gol assolutamente decisivo. Sull’assist di Maehle, con la difesa piazzata, Tonali gli ha permesso di liberare il suo sinistro e l’Atalanta è andata in vantaggio.

    Il Milan, che schierava a centrocampo, Tonali e Bennacer, con Messias, Diaz e Leao a sostegno di Rebic è rimasto colpito e, fino all’intervallo, non ha prodotto la benché minima reazione. E quando, dopo l’intervallo, l’ha fatto (49’: colpo di testa di Kalulu, di poco alto, sa assist su punizione), si è visto restituire la pericolosità dall’Atalanta a stretto giro di secondi. Pasalic (50’) ha crossato forte per Hateboer che ha colpito di testa mandando, a sua volta, alto. E se Leao (52’) ha tentato un tiro a giro (fuori di poco), la squadra di Gasperini, forse nella migliore azione della serata, ha liberato Pasalic per un altro colpo di testa (invito di Koopmeiners) deviato in angolo da Maignan. Partita equilibrata, dunque, che Pioli ha cercato di spostare dalla sua parte con i cambi: Giroud per Rebic e De Ketelaere per Brahim Diaz al 58’. I frutti si sono visti subito, dato che un invito di gran qualità del trequartista belga, ha liberato Tonali davanti alla porta (grande salvataggio di Musso). Ma, a dimostrazione che l’Atalanta ha risposto colpo su colpo, solo un grande intervento di Theo Hernandez ha salvato un contropiede di Pasalic due contro due. Altri cambi del Milan: Saelemaekers per Messias e Origi per Leao al 66’. Ma il pareggio è tutto di Bennacer. Al 68’, un suo tiro da fuori viene deviato da Musso verso la bandierina. La palla sbatte sul legno e resta in campo. Bennacer si fa ridare palla, punta un avversario e di sinistro, a giro e dentro l’area, va a trovare l’interno del palo sinistro. Gol splendido e meritato. Se non dalla squadra, da uno dei suoi interpreti migliori. Solo a quel punto, Gasperini cambia. Via Zapata, Malinovskyi e Pasalic per Muriel, Lookmann e Scalvini.

    Eppure, rinvigorito dal pareggio, è il Milan che tenta il colpo gobbo. Origi si libera in area come una libellula, ma sui di lui si avventa Djimsiti che, rischiando una tibia (sarà sostituito da Okoli all’82’), salva il pareggio. Ancora cambi: Florenzi per Calabria, da una parte, e Zortea al posto di Maehle. Ma la partita è bloccata e finisce in parità. L’Atalanta prende un punto, il Milan ne perde due. La strada è lunga, ma il passo falso non è gradito.


    Atalanta-Milan 1-1

    Marcatori: 29’ p.t. Malinovskyi, 23’ s.t. Bennacer

    Assist: 29’ p.t. Maehle, 23’ s.t. Saelemaekers

    Atalanta (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti (dal 37’ s.t. Okoli); Hateboer, de Roon, Koopmeiners, Maehle (dal 44' s.t. Zortea); Pasalic (dal 28’ s.t. Scalvini); Malinovskyi (dal 28’ s.t. Lookman), Zapata (dal 28’ s.t. Muriel). All. Gasperini.


    Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria (dal 39’ s.t. Florenzi), Kalulu, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer; Messias (dal 21’ s.t. Saelemaekers), Brahim Diaz (dal 13’ s.t. De Ketelaere), Leao (dal 21’ s.t. Origi); Rebic (dal 13’ s.t. Giroud). All. Pioli 

    Ammoniti: Toloi (A), Pioli (M), Rebic (M), Hateboer (A), Tonali (M), Djimsiti (A), Theo Hernandez (M), de Roon (A)

    Espulsi: -

    Arbitro: Fabio Maresca (della sezione di Napoli)
     

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