Il Milan rinnova la fiducia a Pioli, ma ora vuole vederci chiaro sugli infortuni
Il Milan rinnova nuovamente la fiducia a Stefano Pioli. E’ quanto raccolto da calciomercato.com nelle ore successive al clamoroso pareggio di Lecce, coi rossoneri rimontati dal 2-0 al 2-2 e salvati da una chiamata del Var nel finale, in merito alla posizione del tecnico emiliano. Confermata dunque la stessa linea espressa già dopo la sconfitta di sabato scorso contro l’Udinese e nonostante la vittoria manchi ormai dal blitz di Genova del 7 ottobre scorso: due sconfitte interne di fila per mano di Juve e dei friulani e il doppio 2-2 di Napoli e Lecce hanno allontanato il Milan dalla vetta della classifica e possono ora favorire il rientro delle formazioni inseguitrici, Napoli e Atalanta su tutte.
TEMPO DI ANALISI - Secondo quanto filtra, dietro la scelta di confermare ancora Pioli in panchina - è sotto contratto fino a giugno 2025 - pesa anche l’assenza di soluzioni alternative ritenute idonee a stagione in corso, con l’obiettivo della qualificazione agli ottavi di finale di Champions League nuovamente alla portata dopo la vittoria di mercoledì scorso contro il Paris Saint-Germain. Nessun ribaltone dunque in vista dell’imminente pausa per le nazionali, ma in casa rossonera sarà certamente aperto un dibattito in merito alla lunghissima lista di infortuni (molti dei quali di natura muscolare) che hanno afflitto il club rossonero in questa prima parte di stagione.
L'AMMISSIONE - Lo stesso Pioli ha ammesso pubblicamente l’esistenza di un problema - con gli ultimi stop di Leao e Calabria il computo complessivo è salito a quota 16 - nella conferenza stampa dalla pancia del “Via del Mare” e anche i vertici societari non hanno nascosto recentemente la loro preoccupazione per una situazione che sta condizionando negativamente le recenti prestazioni della squadra. Le due settimane nel chiuso di Milanello serviranno per fare una profonda analisi generale di quello che non ha funzionato negli ultimi 30 giorni e trovare una chiave di volta per invertire la rotta.
TEMPO DI ANALISI - Secondo quanto filtra, dietro la scelta di confermare ancora Pioli in panchina - è sotto contratto fino a giugno 2025 - pesa anche l’assenza di soluzioni alternative ritenute idonee a stagione in corso, con l’obiettivo della qualificazione agli ottavi di finale di Champions League nuovamente alla portata dopo la vittoria di mercoledì scorso contro il Paris Saint-Germain. Nessun ribaltone dunque in vista dell’imminente pausa per le nazionali, ma in casa rossonera sarà certamente aperto un dibattito in merito alla lunghissima lista di infortuni (molti dei quali di natura muscolare) che hanno afflitto il club rossonero in questa prima parte di stagione.
L'AMMISSIONE - Lo stesso Pioli ha ammesso pubblicamente l’esistenza di un problema - con gli ultimi stop di Leao e Calabria il computo complessivo è salito a quota 16 - nella conferenza stampa dalla pancia del “Via del Mare” e anche i vertici societari non hanno nascosto recentemente la loro preoccupazione per una situazione che sta condizionando negativamente le recenti prestazioni della squadra. Le due settimane nel chiuso di Milanello serviranno per fare una profonda analisi generale di quello che non ha funzionato negli ultimi 30 giorni e trovare una chiave di volta per invertire la rotta.