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Il Milan e l'incubo trasferta: i numeri di un rendimento horror lontano da San Siro
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I NUMERI HORROR - Analizzando infatti le statistiche, si evince che quando Milano è distante il Diavolo vede l'inferno: da settembre infatti su 17 partite fuori casa il Milan ha raccolto 8 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte, ma soprattutto presenta la quarta peggior difesa in Serie A per rendimento lontano dalle mura amiche, con 28 reti subite, nonostante poi sia terzo nella classifica generale, dietro a Inter e Juve.
DAL GIOCO OFFENSIVO ALLA MANCANZA DI UN 'KESSIE' - Le motivazioni sono molteplici: innanzitutto la maggior predisposizione a un gioco offensivo da parte dell'allenatore parmigiano, statistica che risaltava anche nelle passate stagioni, soprattutto confrontando gli attuali numeri con quelli della stagione dello scudetto, non così dissimili. In secundis, la mancanza di un calciatore che faccia filtro a centrocampo: le scelte sul mercato si sono rivelate discretamente vincenti, ma a fianco di interpreti come Reijnders e Loftus Cheek serviva molto probabilmente un "Kessie", che dall'addio dell'ivoriano non è mai più arrivato.
IL 5-0-5 E UN TREND NON INVERTIBILE - In terzo luogo, un modulo spesso spregiudicato che porta i terzini ad accentrarsi e i centrocampisti ad appoggiare gli avanti, lasciando una voragine a centrocampo nell'ormai notorio 5-0-5. Tutte situazioni che portano a pensare che il trend sia migliorabile, ma non sicuramente invertibile: il Milan di Pioli è nato e cresciuto così, e così morirà.
@AleDigio89