Il legamento si rompe due volte? Tencone, ex Juve: 'Ecco il nuovo metodo per prevenire gli infortuni'
Il progetto nasce dalla semplice affermazione che quando possibile è meglio prevenire che curare. Recenti studi scientifici hanno analizzato gli atleti operati al legamento crociato e hanno dimostrato che una percentuale molto alta di sportivi subisce nuovamente infortuni al ginocchio (ri-lesione del legamento crociato anteriore), la percentuale varia dal 9% al 17% e riguarda sia lo stesso che l’altro ginocchio.
Molte sono le possibili cause, tra queste la scienza moderna ha dimostrato che un ruolo importantissimo è giocato dalle cosiddette disfunzioni biomeccaniche (movimenti scorretti), in particolare è molto importante controllare il “cedimento interno” del ginocchio, la capacità di “assorbire un salto”, la capacità di “atterrare in modo simmetrico” da un salto ed inoltre la capacità del bacino e del tronco di controllare i movimenti.
È stato dimostrato inoltre che la situazione è ancora più preoccupante nei ragazzini; una percentuale altissima di giovani sportivi under 19, dal 21% al 35%, si infortuna nuovamente al ginocchio, lo stesso o l’altro (ri-lesione del legamento crociato anteriore).
Nello sci alpino le informazioni non si discostano rispetto alla popolazione sportiva in generale. Un recente studio riguardante gli sciatori d’élite della Squadra Nazionale Francese ha analizzato 379 atleti dal 1980 al 2005. Il 27% degli atleti ha riportato la lesione del legamento crociato anteriore e, dopo l’operazione di ricostruzione del legamento, la percentuale di re-infortunio allo stesso ginocchio è stata del 19%, mentre quella all’altro ginocchio è stata del 30%. Ancora più delicata è la situazione nel calcio femminile, dove il rischio di infortunio al legamento crociato anteriore è 3-5 volte più frequente rispetto ai maschi.
Alla luce di queste informazioni il Gruppo Medico Isokinetic, tenendo conto dell’esperienza dei principali esperti mondiali di analisi del movimento, ha progettato un laboratorio all’interno del quale si può effettuare il MAT (Movement Analysis Test). Questo laboratorio, attivo da due anni nella sede Isokinetic di Londra, arriva oggi finalmente anche a Torino.
La Green Room è un sofisticatissimo laboratorio in grado di visualizzare in tempo reale i movimenti di un atleta, individuando quelli corretti e quelli non corretti.
Il MAT è un test neuromotorio in 2D, con telecamere ad alta velocità e feedback visivo su uno spettacolare videowall, che permette di valutare l’atleta frontalmente e lateralmente durante l’esecuzione di 6 diversi movimenti sport-specifici.
Al termine della valutazione viene fornito un risultato (voto espresso in centesimi) e una serie di commenti per correggere i movimenti posturalmente pericolosi. L’esecuzione di specifici esercizi di correzione degli atteggiamenti “a rischio” permette all’atleta di cambiare il proprio comportamento motorio e di misurare i miglioramenti grazie all’esecuzione di un test MAT dopo alcune settimane.
L’obiettivo finale, sul piano della prevenzione è diminuire gli infortuni sportivi e su quello della riabilitazione, dimettere pazienti nella migliore condizione possibile.