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Il gol alla Juve e il no ai cinesi: Kalinic idolo di Firenze
Con queste parole, dunque, Nikola Kalinic chiude le porte alla squadra di Fabio Cannavaro e rinuncia al contratto milionario che gli era stato proposto (un contratto di quattro anni da 12 milioni di euro netti a stagione). E “obbliga” la Fiorentina a rinunciare anch’essa a 38 milioni di euro (questa l’ultima offerta del Tianjin Quanjian, nonostante la clausola sul contratto sia di 50 milioni) e, di conseguenza, ad una rilevante plusvalenza, la più importante della storia del club viola, considerando che l’attaccante croato, nell’agosto 2015, è arrivato in riva all’Arno dal Dnipro per un importo pari a 5 milioni di euro.
Dopo il bel gol segnato alla Juventus domenica scorsa, dunque, Kalinic regala un’altra grande gioia ai tifosi della Fiorentina che, adesso, si sentono molto più tranquilli. Perché consapevoli di poter puntare ancora su un attaccante che, in un anno e mezzo, ha segnato 26 gol in 67 partite con la maglia viola addosso ma che, oltre a fare gol, ha dimostrato di essere una pedina fondamentale per la squadra di Sousa, oltre ad essere un ragazzo con la testa sulle spalle. E con la permanenza di Kalinic, anche la rincorsa all’Europa, seppur tardiva, non è più un miraggio. Anzi.