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    Il giorno di uno degli eroi del Triplete dell'Inter e dell'ex ct Prandelli

    Il giorno di uno degli eroi del Triplete dell'Inter e dell'ex ct Prandelli

    • Cesare Bardaro
    CAMPIO-NATI il 19 AGOSTO

    CESARE PRANDELLI, 1957, ex centrocampista di Cremonese, Atalanta, Juventus. Allenatore attualmente disoccupato, ex di Atalanta, Lecce, Verona, Venezia, Parma, Fiorentina, Nazionale italiana e Galatasaray "Ho comprato un pezzo di terra a Firenze, faccio il contadino, mi diverto sul trattore. A sera, stanco, provo soddisfazione nel contemplare il frutto della giornata, anche quando ho solo spostato un po' di legna. Nel calcio invece devi aspettare la domenica per vedere cos'hai fatto, se hai lavorato bene". Nel 2004 rinunciò al contratto con la Roma per la malattia della moglie, poi scomparsa nel novembre 2007.

    MARCO MATERAZZI, 1973, detto Matrix, ex difensore di Messina, Tor di Quinto, Marsala, Trapani, Perugia, Carpi, Everton, Inter,  Chennaiyin, di cui è attualmente allenatore e con cui ha vinto il campionato indiano la stagione scorsa. Famosa la testata che ricevette da Zidane, nella finale del Mondiale 2006, dopo avergli detto, come ha rivelato lui stesso “"Preferisco la p....a di tua sorella".  Tuttavia tifa per Zizou come tecnico del Real Madrid, anche perché ha preso il posto dell'odiato Benitez. Aveva infatti pronosticato 
    "Se il Real esonera Benitez può arrivare in finale di Champions". E poi ha commentato il suo pronostico: "Pensavo che a Madrid avessero bisogno di un allenatore, o almeno di uno che non facesse danni -. Zidane è un ottimo allenatore e non fa danni e ora il Real è lì: è la giusta meta per una squadra che punta sempre a vincere". E' figlio di Giuseppe Materazzi

    ALESSANDRO MATRI, 1984, attaccante del Sassuolo, ex di Prato, Milan, Lumezzane, Rimini, Cagliari, Juventus, Fiorentina, Genoa, Lazio- Non è detto Materazzix (battutaccia), ma Mitramatri. Sta per avere un figlio da Federica Nargi, ex Velina di Striscia. La sua tipica frase ogni volta, ed accade spesso, che cambia squadra:”Sono qui per ricominciare!”

    SERGIO BRIO, 1956, ex difensore di Lecce, Pistoiese e Juventus. Fosse stato brasiliano, lo avrebbero soprannominato “Brio de Janeiro” (battutaccia)
    "Trapattoni ordinava e io eseguivo. Con la massima concentrazione, un compito e quello restava per tutta la partita. Facevo il muratore in una squadra di architetti» Bearzot non lo amava e non lo convocò mai in nazionale, preferendogli Collovati o Vierchowod «Fulvio era elegante, tecnico, Vierchowod invece mi assomigliava ma aveva una velocità pazzesca, utilissima per la zona della Roma, per recuperare i palloni persi dai suoi compagni. Entrambi hanno giocato in grandi club, io soltanto nella Juventus, (sic!)fedele ma non andavo di moda [...] Bearzot aveva le sue idee e furono vincenti, io invece appartenevo a un altro tipo di football» 

    FRANCO LERDA 1967, allenatore del Vicenza. Ex attaccante di Torino, Messina, Taranto, Triestina, Chievo, Cesena, Brescia, Napoli, Atletico Catania, Alessandria. Cuneo, Canavese. Ex allenatore di Saluzzo, Casale, Pescara, Pro Patria, Crotone, Torino, Lecce Il 7 giugno 2014, In occasione della partita di ritorno della finale dei payoff Frosinone-Lecce perse la testa e fu squalificato per 6 mesi ”perchè al termine della gara, in reazione alle provocazioni di un tesserato della squadra avversaria, si scagliava contro quest'ultimo e lo colpiva con un pugno; allontanato da alcuni addetti alla sicurezza e dai propri dirigenti, ne eludeva l'intervento e raggiunto un calciatore della squadra avversaria lo strattonava e lo colpiva con una manata al volto; dopo essersi apparentemente calmato raggiungeva la curva dove erano posizionati i sostenitori della propria squadra per salutarli unitamente ad alcuni calciatori; nel rientrare negli spogliatoi veniva raggiunto da insulti e provocazioni da parte di alcuni sostenitori locali che erano entrati sul terreno di gioco; in reazione a tali comportamenti si scagliava contro un giovane tifoso locale e dopo averlo colpito e mandato con un calcio per terra lo colpiva nuovamente con due pugni, dirigendosi poi di corsa verso gli spogliatoio” 

    Buon compleanno anche a:

    GIOVANNI MARTUSCIELLO, 1971, allenatore dell'Empoli. Ex centrocampista di Ischia Isolaverde, Empoli, Genoa, Palermo, Cittadella, Catania, Sambenedettese, Lucchese, Pontedera. A Empoli, dopo essere stato Vice allenatore con Aglietti, Sarri e Giampaolo è stato promosso, questa estate, alla prima squadra

    DOMENICO VOLPATI, 1951, ex centrocampista di Borgomanero, Solbiatese, Reggiana, Como, Monza, Torino, Brescia, Verona (dove vinse lo scudetto nel 1984-85), Mantova. Attualmente fa il dentista a CAVAlese (non è una battuta)

    MARINO DEFENDI, 1985, centrocampista, nonostante il cognome,  del Bari

    ALBERTO BRIGNOLI, 1991, portiere italiano del Leganes (Spagna) in prestito dalla Juventus. La stagione corsa era in prestito alla Sampdoria Esordì proprio con Juve, all'ultima giornata, beccando 5 gol

    CRISTIANO LOMBARDI, 1995, attaccante della Lazio

    RANSFORD  SELASI, 1996, centrocampista ghanese del Pescara

    ​BARTLOMIEJ DRAGOWSKI, 1997, portiere polacco della Fiorentina

    i gemelli FLORENTIN e MATHIAS POGBA 1990, fratelli maggiori di Paul, Florentin è difensore del Saint Etienne mentre Mathias è attaccante in Scozia al Partick Thistle e nel 2014-15 ha giocato anche 4 partite nel Pescara

    ANDREA GIALLOMBARDO, 1980, terzino sinistro del S. Angelo Romano, ex di Foggia, Viareggio, Grosseto,  Livorno, Lazio, Messina, Ascoli, Latina, Parma, Gubbio    

    ALESSANDRO RADI, 1982, difensore della Sambenedettese

    FABIO MEDURI, 1991, centrocampista del Monopoli,,

    FRANCOIS MODESTO, 1978, ex difensore corso, al Cagliari dal 1999 al 2004. Si è ritirato lo scorso 1 luglio

    WALTER BASEGGIO, 1978, ex centrocampista belga, al Treviso dal 205 al 2007. in una partita con l'Anderlecht contro il La Louvriére  con un tiro fece esplodere un pallone. Ha sconfitto  un cancro alla tiroide 

    per la categoria METEORE Buon compleanno a 

    MARK DITTGEN, 1974, attaccante tedesco, al Palermo nel 1997-98, 21 partite e 2 gol.. L’allora Presidente rosanero Giovanni Ferrara non onorò il debito contratto con il San Gallo per il suo acquisto, fissato a 800 milioni di Lire, per cui intervenne addirittura la Fifa che multò il Palermo, negandogli di fatto la possibilità di effettuare acquisti di giocatori stranieri per due anni. Solo con l’avvento di Zamparini questa famigerata pendenza economica contratta con gli svizzeri fu definitivamente conclusa. Dicono che addirittura arrivò a litigare con la gelosissima moglie, che non si spiegava come mai il marito tornasse sempre tardi dagli allenamenti. In realtà sembra che Dittgen venisse ulteriormente trattenuto oltre i consueti orari dal mister Arcoleo, per un’ulteriore seduta finalizzata a migliorare il suo colpo di testa. 

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