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    Il giorno di Hamrin, di Suso e del Rensenbrink della Brianza

    Il giorno di Hamrin, di Suso e del Rensenbrink della Brianza

    • Cesare Bardaro
    I “buon compleanno” di oggi sono per 

    KURT HAMRIN, 1934, detto “Uccellino”, ex ala destra svedese di Juventus, Padova, Fiorentina, Milan e Napoli. Vuole la leggenda che sarebbe stato suggerito da un minatore italiano che lavorava in Svezia, il quale nel novembre del 1955 inviò una lettera ad Agnelli:
    “Ma lei se lo vede un minatore che scrive all'Avvocato? La verità è che alla Juve mi segnalò un dipendente di Fiat Svezia. Nelle sedi all'estero c'era regolarmente qualcuno che andava a vedere le partite e, nel caso, segnalava. Mi risulta che così arrivò anche Sivori. Nel mio caso, la Juve mandò a vedermi l'allenatore Sandro Puppo, in Portogallo. Vinse la Svezia 6-2 e già negli spogliatoi Puppo mi chiese: verresti a Torino? Anchea piedi, gli avrei risposto. Ma gli dissi che avrei dovuto par-larne in famiglia. E poi arrivai. Mi pagarono 15mila dollari". 
    A Torino però lo soprannominarono  “caviglia di vetro”. "Era una frattura del quinto metatarso. Mi pare che El Shaarawy abbia avuto lo stesso problema ed è stato fermo tre mesi. Mi curarono coi fanghi, ad Acqui, e dopo due settimane mi rimandarono in campo. Così, sempre affrettando il recupero, mi feci male quattro volte, ed ero piuttosto demoralizzato. A Padova  Rocco, con un suo amico ortopedico, capì qual era il problema del mio piede destro. Con una soletta andò tutto a posto. Segnai 20 gol in 30 partite”. 
    Pare anche che Boniperti avrebbe spinto per la sua cessione perché, sul piano tattico, la presenza di Hamrin gli impediva di concludere le azioni da lui stesso imbastite come avrebbe desiderato . 
    Rocco lo soprannominò “Faina”. “Spesso, alla vigilia delle partite più importanti, convocava noi "vecchi" e ci diceva:"Ragazzi, durante la partita sono sotto terra, vedo poco o niente; se c'è qualcosa da cambiare pensateci voi. Poi, se la tattica non funziona mi assumo io tutte le responsabilità".
    Il 2 febbraio 1964  realizzò una “maneta” in Atalanta- Fiorentina 1-7.
    Con la maglia viola ha vinto 2 Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e una Mitropa Cup
    Col Milan lo scudetto 1967-68, una Coppa delle Coppe, 1 Coppa dei Campioni,, 
    Paolo Rossi diventato Pablito da Prato andava a Firenze a vederlo , per imparare le sue finte, le sue astuzie. «Mi sono rivisto, negli anni, prima in Paolo Rossi, e ora in Filippo Inzaghi, anche se non avevo forse la sua abilità di muoversi sempre sul filo del fuorigioco». "Cercavo il tunnel, se mi riusciva bene, altrimenti mi liberavo con la carambola se il difensore teneva le gambe chiuse”. 
    Mai stato espulso e neppure ammonito.
    “Finii in serie A a Napoli. Un bel Napoli: c'erano Zoff, Bianchi, Altafini, Sivori, Juliano, finimmo terzi. Ricordo una sera in un ristorante di Mergellina a festeggiare. Io i frutti di mare solo cotti, disse Bianchi, seduto vicino a me. Io invece ostriche. Crude, naturalmente. Così beccai epatite virale e tifo in una volta sola". 
    Nel 1958 era nella Nazionale svedese che arrivò seconda al Mondiale. Ha però giocato anche nella Nazionale di hockey “Due partite sole, col Canada, ma una l'abbiamo vinta 5-3, l'anno prima di partire per l'Italia. Il nostro campionato si fermava a ottobre e molti calciatori durante l'inverno giocavano a hockey". 

    LAURENT BLANC , 1965, ex libero francese  e allenatore attualmente disoccupato, dopo aver ricevuto 22 milioni per la risoluzione del contratto col PSG. Era tra i candidati a sostituire De Boer sulla panchina interista, ma a quanto pare preferisce aspettare l'esonero di Mourinho dal Manchester UTD, dove chiuse la carriera agonistica. In Italia ha giocato con  Napoli (1991-92) e Inter (1999-2001). A Napoli durò un solo anno, perché ritenuto   “lento e poco dinamico“, innamorato del pallone e impacciato quando si trattava di mordere le caviglie agli attaccanti avversari. 
    In Nazionale vinse l'Europeo del 2000 e il Mondiale 1998. In tale manifestazione prima di ogni partiva, come gesto scaramantico, baciava la pelata del portiere Barthez. Non disputò la finale col Brasile perché squalificato. 

    Auguri anche a 

    WILLIAM VAINQUEUR, 1988, centrocampista francese di origini haitiane del Marsiglia, in prestito dalla Roma.

    MARCO CHIOSA, 1993, difensore del Perugia, in prestito dal Torino.

    SUSO, 1993, ala destra spagnola, ma cresciuta nel Liverpool, del Milan, in prestito al Genoa da gennaio a giugno 2016. Ha promesso che se segna una doppietta nel derby tornerà a casa a piedi. Abita vicino a Milanello.

    IBRAHIMA MBAYE, 1994, difensore senegalese del Bologna. E' stato adottato dal suo procuratore Accardi, che lo ha ospitato a casa sua da quando aveva 16 anni e lo ha cresciuto con le dsue due figlie .

    TIL MAVRETIC, 1997, trequartista sloveno del  Monopoli.

    GIAN MARIA ROSSI, 1986, portiere del Bassano.

    ROBERTO MANDRESSI,  1960, ex attaccante di Seregno, Milan, Como, Pescara, Piacenza, Carrarese, Cavese, Catania, Campobasso, Monopoli. Definito da Liedholm “il Rensenbrink della Brianza”, vinse col Milan lo scudetto 1978-79, pur non scendendo mai in campo  Nel 2008 un giornale di Catania lo dette per morto .

    FULVIO FRANCESCONI, 1944, ex attaccante di Como, Roma, Sampdoria, Catania, Reggiana. Capocannoniere di serie B (20 gol) nel 1966-67 con la maglia della Sampdoria.

    CLAUDIO FOSCARINI, 1958, allenatore Livorno. Ex giocatore di Montebelluna, Treviso, Atalanta, Campania, Piacenza. Allenatore di Stezzanese, Verdello, Alzano Virescit,  Rimini, Cittadella (dal 2005 al 2015), Pro Vercelli. Vanta 2 promozioni in B con Alzano Virescit e Cittadella).

    LORIS DOMINISSINI, 1961, ex centrocampista di Triestina, Pordenone, Udinese, Messina, Reggiana, Pistoiese, Sevegliano, Pro Gorizia. Allenatore di Como, Ascoli, Spezia, Udinese (insieme a Sensini, per 6 partite, da febbraio a marzo 2006) Pro Patria, Reggiana, Visè (serie B belga), Lumignacco. Disoccupato dal giugno 2014.

    MASSIMO BEGHETTO, 1968, ex difensore-centrocampista di Montebelluna, Venezia-Mestre, Bologna, Chievo, Perugia, Vicenza, Silema Wanderers (Malta) Dundee, Bassano Virtus. Ha poi allenato Bassano e Vicenza. Attualmente disoccupato. E' figlio di Giuseppe Beghetto, campione olimpico nel ciclismo su pista e cugino dell'ex attaccante Luigi Beghetto.

    ANTONIO BELLAVISTA, 1977, ex centrocampista Pistoiese, Bari, Giulianova, Treviso, Verona, Andria. E' stato squalificato per un totale di 9 anni per il calcioscommesse e, nel febbraio 2015, rinviato a giudizio dalla Procura di Cremona per associazione  a delinquere e frode sportiva. Nel giugno 2011 fu anche arrestato.

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    DIEGO RAFAEL PERRONE, 1977, ex attaccante uruguaiano, 1 presenza nel Catania tra il luglio 2005 e il gennaio 2006.

    JIRI KLADRUBSKY, 1985, centrocampista ceco del Budejovice, 4 partite nel Pavia da febbraio a giugno 2016.

    Il 19 novembre 1969 in Santos Vasco de Gama al Maracanà PELE' realizzò il suo gol numero 1000.

     

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