Il giorno del talento egocentrico Gourcuff e dell'inventore del Totocalcio
Auguri di buon compleanno a
ORESTIS KARNEZIS, 1985, portiere greco dell'Udinese e della nazionale ellenica. Colui che ha fatto le scarpe alla giovane speranza Scuffet
“Penso che Karnezis e Perin siano i portieri migliori di questa Serie A“. Dino Zoff nel 2014
LUCAS OCAMPOS, 1994, centrocampista/ala argentino, appena presodel Genoa, in prestto dall' Olympique Marsiglia In Argentina lo chiamavano 'piccolo Cristiano Ronaldo”'è anche La Mole (ovvero la Cosa, come l'uomo di roccia dei Fantastici 4). Può giocare come ala nel tridente e nella linea dei trequartisti dietro la punta Prestito con diritto di riscatto, è questa la formula con la quale il Genoa ha strappato il sì al Marsiglia e superato la concorrenza della Fiorentina, che nelle ultime due sessioni di mercato lo aveva cercato con insistenza ed era andata molto vicina al suo acquisto. Arriva a costo zero e con un prezzo di riscatto (intorno agli 8.5 milioni) realistico e abbordabile: questo significa che il Genoa puà solo guadagnarci dal suo arrivo ed eventualmente riscattarlo, qualora riuscisse a rilanciarsi dopo l'ultima, non esaltante stagione a Marsiglia.
YOANN GOURCUFF, 1986, trequartista francese del Rennes, ex Milan dal 2006 al 2008, ha giocato anche nel Bordeaux e Lione. Veniva definito come il nuovo Kaka o il nuovo Zidane. Nel 2012 Paolo Maldini, in una intervista a L'Equipe, sparò a zero contro di lui, sostenendo che al Milan aveva "sbagliato al 100% soprattutto perché non rispettava le regole". Durissima fu la replica del padre, Christian Gourcouff, allenatore del Lorient: "Il Milan è la 'famiglia'. Tutto è molto politico negli spogliatoi. E Ancelotti faceva la legge dello spogliatoio. E' un allenatore politico. Al Milan ci sono stati dei giochetti di potere terribili. Non è qualcosa che dico così, a vanvera. Ci sono cose che so ma di cui non posso parlare. Ma per esempio, Gattuso in allenamento riempiva di colpi Yoann. Non dico che lo facesse apposta, perché quello era il suo gioco, ma comunque fu lui a mettere fine con due mesi di anticipo alla stagione di Yoann...Ma di che parliamo? Delle dichiarazioni di Paolo Maldini a L'Equipe? Ma basta ricamare su questa storia. Volete fare una controinchiesta? Telefonate ad Ambrosini, Costacurta e parecchi altri Mi stupirebbe che sentiste le stesse cose. Ho parlato diverse volte al telefono con Kakà, mi diceva soltanto bene di Yoann. D'altra parte, il Milan fece pressione per riaverlo nel 2009" Maldini aveva criticato, fra l'altro, la reticenza di Gourcuff ad imparare l'italiano e i continui ritardi agli allenamenti. "Yoann prendeva due ore di lezione al giorno e dopo due mesi parlava italiano Quanto ai suoi presunti ritardi, ce ne sono stati un paio in due anni a Milano. Dal momento che abitava a 50 km da Milanello, si può immaginare che succeda e non sia eccessivo. E poi mi fa ridere che attacchino Yoann su questo. Da allora hanno preso Ronaldinho che fa bisboccia quasi tutti i giorni. D'altronde, laggiù ci sono serate che, in confronto, quelle di Ribery sono da riderci su. E se la prendono con Yoann per un paio di ritardi e un bicchiere di più due o tre volte?... Mio figlio dà fastidio perché è diverso, ha un'altra struttura culturale, altri interessi intellettuali. In quest'ambiente nessuno ama la diversità. E, in più, ha una naturale riservatezza...
E' un talento espresso solo in parte. Libération gli ha dedicato una pagina intera, descrivendolo come: «Un utopista con le idee chiare, seguace di un gioco soave e collettivo mentre tutto intorno a lui è violenza e aggressività»; Carlo Ancellotti nella sua autobiografia lo ricorda come un ragazzo «strano, molto strano, egocentrico: pensava sopratutto a se stesso, aveva potenzialità pazzesche, però le teneva tutte per se». La sua stagione migliore fu quella immediatamente successiva al passaggio dal Milan al Bordeaux, che rivinse il campionato, interrompendo il dominio del Lione Questo uno dei suoi gol più belli di quell'anno, contro il PSG
«Non mi considero come un creatore. Preferisco dire che sono un passatore. Ho bisogno di toccare molte palle. Non per tenerle, ma per farle circolare. Cerco di mettere le mie qualità individuali al servizio della squadra (…) Cerco sopratutto di giocare nel modo più semplice possibile, che è la cosa più difficile di tutte nel calcio. Riuscire a vedere la soluzione prima dell’avversario, trovare il compagno al momento giusto, o al posto giusto, e continuare l’azione, questo è il mio lavoro. Non faccio molti dribbling. I soli che faccio sono per tenere palla, non per andare in porta. Non ne avrei la velocità. Riesco a correre bene senza palla, ma con la palla tra i piedi no».
A settembre 2014, a Lione, consapevole dello suo scarso rendimento causato da frequenti infortuni, decise di decurtarsi l'ingaggio, un gesto per il quale la società ed i tifosi manifestano forte apprezzamento.
HUGO SANCHEZ, 1958, ex attaccante messicano, detto HUGOL, che in Europa giocò in Atletico, Madrid, Real Madrid , Rayo Vallecano e Linz. E' consiferato il più grande giocatore messicano di tutti i tempi. Vinse la Scarpa d'oro nel 1990. Era famoso per i suoi gol in rovesciata e il successivo festeggiamento con capriole. Non a caso, prima di darsi al calcio, era stato ginnasta. Continuava a eseguire capriole finché lo speaker dello stadio non smette di gridare "Gooooool!".
5 volte capocannoniere della Liga. Con la nazionale ha disputato i mondiali 1978,1986, 1994. E' stato anche CT dal 2006 al 2008 L'8 novembre 2014, il figlio Hugo Sanchez Portugal, è stato trovato senza vita per una intossicazione di gas, nel suo appartamento a Polanco, zona residenziale di Città del Messico.
Buon compleanno a
AGOSTINO CAMIGLIANO, 1944, difensore dell'Udinese, rientrato dal prestito al Trapani.
SIMONE CALVANO, 1993, centrocampista del Verona, rientrato dal prestito alla Tuttocuoio.
VICTOR SABA, 1990, centrocampista brasiliano della Robur Siena.
EDOARDO SCROSTA, 1992, difensore del Mantova.
ENZO DI SANTANTONIO, 1995, centrocampista del Mantova.
GAETANO MILELLA, 1997, centrocampista del Monopoli.
l'11 luglio era nato anche
MASSIMO DELLA PERGOLA, 1912-2006, il giornalista che nel 1946 inventò il Totocalcio