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Il giorno del Pazzo, il rissoso portoghese e il leader tedesco
Buon compleanno a
FRANCESCO ROCCA, 1954, detto Kawasaki, ex terzino della Roma e della nazionale. Era il prototipo italiano del terzino "all'olandese". Ebbe una carriera funestata dagli infortuni e fu costretto a smettere a soli 26 anni.
MARCO GIAMPAOLO, 1967, neo allenatore della Sampdoria. Sembrava in predicato di essere ingaggiato dal Milan, ma poi ha dovuto sostituire Montella che gli ha soffiato la panchina rossonera. Anche perché circola voce che sia comunista e interista. Non è detto, però, che ci abbia rimesso. Nel novembre 2007 fu esonerato dal Cagliari, ma un mese dopo Cellino, avendolo sotto contratto fino al 2010, lo richiamò. Giampaolo, andando controcorrente rispetto alle abitudini consolidate, rifiutò di tornarci, scrivendo nel comunicato: "Pur nella consapevolezza del danno economico che ne deriverà, rinuncio a tornare a Cagliari. L'orgoglio e la dignità non hanno prezzo".
GIAMPAOLO PAZZINI, 1984, detto "Il Pazzo", attaccante del Verona. La sua carriera si è spesso intrecciata con quella di Riccardo Montolivo. I due sono accumunati dal fatto di essere stati due talenti potenziali mai pienamente realizzati. Caratteristica la sua esultanza con l'indice e il medio puntati verso gli occhi.
STEFAN EFFENBERG, 1968, detto il "leone di Amburgo", ma anche il "Gascoigne tedesco", ex centrocampista tedesco di Borussia Monchengladbach, Bayern Monaco, Wolfsburg e alla Fiorentina dal 1992 al 1994, collezionando una clamorosa retrocessione in B e un'immediata promozione in A. Carattere difficile e lingua tagliente, sembra più un sudamericano che un tedesco. Arrivato a Firenze dichiarò: "So che parecchi nell’ambiente mi considerano una merda". Sicuramente non stava simpatico al compagno di squadra Strunz, visto che quest'ultimo scoprì da un sms che la moglie Claudia lo cornificava con lui. Qualcuno commentò che in questo caso lo “Strunz” era stato Effenberg. In seguito, comunque, si è sposato con Claudia. Da giovane al Borussia rubò la jeep del suo allenatore e la distrusse schiantandosi contro un muro. Dell'ambiente del Bayern disse: "Müller è un coniglio, Beckenbauer un mafioso, Rummenigge un signorsì". Ai mondiali 1994, nella partita con la Corea del Sud, sostituito e fischiato dai tifosi tedeschi, li salutò col dito medio alzato. Da allora chiuse con la nazionale. Se ne andò ringraziando "per i venti giorni di vacanza". Una rissa colossale al P1 di Monaco gli costò 147 mila marchi per danni. Ha raccontato tutto nella sua autobiografia: "Non sono mai stato un angelo: alcol, droga, sesso, megastipendi. Non lascio nulla di tutto questo fuori dal mio libro". Nel 2015 una trans, nota con il nome d’arte di Edona James per le esagerate protesi al seno, lo ha accusato di aver abusato sessualmente di lei, fatto di droga come un tegolo, e di doverle 5000 euro. Nel settembre 2015 gli è stata ritirata la patente perché risultato positivo all'alcoltest di ritorno dall'Oktober Fest. Naturalmente non l'ha presa bene e ha insultato gli agenti.
FERNANDO COUTO, 1969, ex difensore portoghese di Porto, Parma, Barcellona e Lazio. Giocatore irruente in campo e fuori. Celebri, soprattutto quand'era alla Lazio, le sue risse in allenamento coi compagni di squadra, in particolare con quelli destinati a diventare allenatori, come Mancini (1999) e Simeone (2000). Il 31 ottobre del 2007 è punito con una squalifica di tre giornate, con l'aiuto della prova TV, per aver sputato verso Bogdani del Livorno. Si parlò dello "SPOUTO di COUTO" (battutaccia). Il 16 aprile del 2008 fu squalificato per quattro giornate di campionato e una multa pari a € 5.000 per aver tirato un pugno a Chiellini e aver applaudito ironicamente l'arbitro durante Juve-Parma. Il 28 gennaio 2001, in occasione di Fiorentina-Lazio, fu trovato positivo al nandrolone. Lui dette la colpa ad uno shampoo. Fu squalificato per 4 mesi e, nel 2007, condannato a quattro mesi di reclusione e a 4000 euro di multa, con la sospensione condizionale della pena, per violazione della legge sul doping.
MICHEL BASTOS, 1983, ala sinistra brasiliana del Sao Paulo. E' stato alla Roma da gennaio a giugno 2014 in prestito dall'Al-Ain (Emirati Arabi). "Durante la mia presentazione con la Roma non sono stato molto fortunato, non avevo visto ciò che c’era scritto sulla sciarpa. Infatti quando la mostrai alla tifoseria, questa esplose ma non ne capii il motivo. Una volta rientrato negli spogliatoi il mio agente mi disse: "Cosa hai fatto?". Gli risposi di non aver fatto niente di particolare, che avevo solo messo in mostra la sciarpa della Roma. Dopo aver visto il video ero sconcertato: rimasi chiuso a casa una settimana senza uscire e telefonai alla Lazio per scusarmi". Per la cronaca, sulla sciarpa c'era scritto "Lazio merda".
Buon compleanno anche a
HELDER POSTIGA, 1982, attaccante portoghese svincolato dall' 1 luglio. Un passato alla Lazio, in prestito dal Valencia, da gennaio a giugno 2014, giocando soltanto 5 partite.
CLAUDIO AMBU, 1958, ex attaccante di Inter, Ascoli, Perugia, Lazio, Monza, Genoa, Frosinone.
ANTONIO MAZZOTTA, 1989, terzino sinistro del Pescara, anno scorso a Cesena.
EMIL KRAFTH, 1994, terzino destro svedese del Bologna.
STOIL GEORGIEV, 1964, ex difensore bulgaro, giocò nell'Akragas nel 1991/92 e nel Trapani l'anno successivo.
RAMZI AYA, 1990, difensore italiano, è nato a Roma, della Fidelis Andria.