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    Il giorno del cenerentolo Larsen e del drago Stankovic

    Il giorno del cenerentolo Larsen e del drago Stankovic

    • Cesare Bardaro
    Buon compleanno a

    PREBEN ELKJAER LARSEN, 1957, ex attaccante danese, detto Cavallo Pazzo (in Belgio Den Gale Mand fra Lokeren (Il pazzo da Lokeren)  al Verona dal 1984 al 1988, scudetto e 32 gol in 91 partite. E fumava persino durante gli intervalli. Secondo, dietro Platini, al Pallone d'oro nel 1985, e terzo nel 1984   Detto anche “Cenerentolo”” per un suo gol senza scarpa alla Juve. 

    “Non è vero che si nasce grandi calciatori. Quando ho iniziato, in partita non sapevo né leggere né scrivere. Spedivo cannonate sull'autostrada; non centravo mai lo specchio della porta. Credo di aver fatto disperare il primo allenatore con cui sono capitato. Poi d'improvviso, ho aggiustato la mira, un miracolo...» Poi fece disperare il Mister  Weisweiler del Colonia «Una volta gli spifferano d'avermi sorpreso al night alle ore piccole con la solita bionda accanto e davanti ad una bottiglia di whisky completamente vuota. Weisweiler mi chiama a rapporto, è furibondo. Dice: Ho saputo che la scorsa notte hai bevuto whisky come una spugna. No, neghi? Candidamente replico: mister non è vero niente: era vodka, non whisky...».
    In Belgio spesso si presentava  agli allenamenti a cavallo.
    “Il giorno del primo allenamento, prendo l'auto assieme a Peter e vengo a Verona. Mi presentano Bagnoli e lui mi dice: "Ciao". Un attimo di silenzio e mi porge una domanda: "Dove giochi?". "Inattacco", risposi. Io non sapevo l'italiano, però quella parola l'avevo imparata. I dialoghi con il nostro allenatore non sono mai stati particolarmente entusiasmanti. Bagnoli è un uomo tranquillo, forse anche un pò timido, e ha sempre parlato molto poco. Lo faceva solo se le circostanze rendevano necessario un suo intervento. Ma il nostro rapporto è stato stupendo. Ci capivamo con uno sguardo...”
    «Perché quando hai modo di conoscere ed apprezzare chi soffre con te alla domenica e partecipa alle tue gioie e ai tuoi dolori pur non essendo in campo, ti ci affezioni. Almeno io sono fatto così. E per questo motivo, per rispetto nei confronti di chi mi ha amato e osannato fino ad invocarmi come sindaco di Verona, non ho accettato di vestire altre maglie di società italiane. Il loro rispetto meritava il mio rispetto...» Esattamente come Higuain....

    DEJAN STANKOVIC, 1978, ex centrocampista serbo di Lazio e Inter. Si è ritirato nel 2013. Dopo essere stato all'Udinese come vice di Stramaccioni è tornato all'Inter come team coordinator, per lasciarla nuovamente nel luglio scorso "Sono felice di aver dato il mio contributo anche nelle vesti da dirigente  L'Inter è casa mia e per la mia nuova vita questa è stata sicuramente un'avventura importante. Le nostre strade adesso si divideranno, mi aspettano nuove sfide ma, come ho sempre detto, i colori nerazzurri resteranno per sempre nel mio cuore".
    6 scudetti ( 5 con l'Inter e 1 con la Lazio), 5 Coppe Italia, 6 Supercoppe italiane.( record con Buffon) Oltre all'Europa League ha conquistato tutti i trofei esistiti ed esistenti della UEFA per club. Record assoluto di presenze (103) con nazionale serba. Doppio figlio d'arte: erano calciatori sia il babbo che la mamma.  Famoso il suo gol al volo da centrocampo contro il Genoa, complice amche la pollaggine di Amelia.

    DAVID PIZARRO, 1979, detto El Pek, diminutivo di pequeño( piccolo), centrocampista cileno svincolato dal 27 luglio scorso, ex Udinese, Inter, Roma e Fiorentina 
    Piccolo di fisico, ma grande di cervello. Ha vinto uno scudetto vero col Manchester City e quello con l'Inter del 2005-06. Il suo ruolo, sradicare palloni dalle gambe degli avversari e a temporeggiare prima di scaricare la sfera ad un compagno, prendendosi tutto il tempo che serve fino a far incazzare anche l’allenatore, Aveva voglia di tornare, dopo un solo anno dal suo rientro in Cile, in Italia. Sembrava quasi fatta col Pescara, ma poi è saltato tutto per motivi familiari. Al primo anno a Firenze non prese bene il finale di campionato con l'accesso del Milan alla CL, grazie ad una serie di “aiutini”, in particolare all'ultima giornata a Siena ''Ci è stato fatto lo 'scherzetto' l'anno scorso. Io come tutti i fiorentini sono rimasto male per il finale di campionato. Ci tenevo tantissimo a giocare la Champions. Ce l'ho ancora qua. A Roma era capitata una cosa simile. A Firenze dedichiamo tutta una settimana al lavoro e poi succede quello che è successo', 'Alla società chiedo di avere più 'presenza' – dice il regista cileno –. Al di là delle altre squadre che tutti conosciamo e che hanno 5 miliardi di tifosi e un peso specifico, non devi essere penalizzato in campo. Dobbiamo essere forti a livello societario altrimenti una di queste squadre ti mette il piede sopra e questo va evitato. E' un'opinione mia, anche se come società dobbiamo diventare una cosa sola, dentro e fuori dal campo. Serve una Fiorentina forte in tutti i sensi se vogliamo portare questa squadra a grandi livelli''. 

    ROBERT ACQUAFRESCA, 1987, attaccante del Bologna di madre polacca, al contrario di Caruso Pascoski. Aveva avuto infatti delle offerte, mai concretizzatesi, per giocare nella nazionale polacca

    MARCO BARONI, 1963, allenatore del Benevento, ex difensore di Fiorentina, Monza, Padova, Udinese, Roma, Lecce, Napoli (con scudetto 1989-90), Bologna, Poggibonsi, Ancona, Verona, Rondinella ed ex allenatore di Rondinella, Montevarchi, Carrarese, Sud Tirol, Ancona, Siena, Cremonese, Virtus Lanciano, Pescara e Novara. 2 gol storici nel Napoli: il numero  3.000 nella storia del club (al Bologna) e quello alla Lazio, all'ultima giornata, che  sancisce la vittoria del secondo scudetto partenopeo “Rappresenta una delle grandi soddisfazioni che ho avuto, anche perché Napoli, il goal e lo scudetto rappresentano l'apice calcistico della mia carriera. Quella fu una partita anche particolare, perché Napoli, nel suo tifo sfrenato, era già una settimana che festeggiava lo scudetto e noi sapevamo che avremmo giocato contro una squadra che forse aveva anche qualche incentivo da parte rossonera per venire a complicarci la vita. Ed era una partita difficile: ci sono tanti episodi storici di squadre che all'ultima giornata hanno perso lo scudetto. C'era molta tensione, quindi quel goal dopo sei minuti ha messo un bello spartiacque tra noi e la possibilità di non vincere quel campionato.” . Ma anche 2 rigori pesanti sbagliati “nella finale dell'Europeo Under 21 a Valladolid contro la Spagna e con lo Spartak Mosca che ci è costata l'eliminazione dalla Coppa dei Campioni. Una partita quest'ultima di altri tempi: oggi non sarebbe stata giocabile, un freddo polare, con la neve. Credo di aver sbagliato proprio per paura di quello. Sono andato a calciare il rigore e c'era già, oltre alla neve, ghiaccio vero e proprio e avevo il terrore di scivolare. Io solitamente calciavo forte, ma, proprio per la paura di scivolare, feci una via di mezzo e calciai fuori”.

    Auguri anche a

    ANDREA DOSSENA, 1981, terzino sinistro svincolato dall'1 luglio scorso,ex di Verona, Treviso, Udinese, Liverpool, Napoli, Palermo, Sunderland, Leyton Orient, Chiasso. Non è parente di Beppe Dossena.

    FILIPPO MANIERO, 1972, detto Pippo, solo omonimo del boss mafioso del Brenta,  ex attaccante di Padova, Atalanta, Ascoli, Sampdoria, Verona, Parma, Milan, Venezia, Palermo, Brescia, Torino, Rangers Glasgow, poi nelle serie minori fino al 2010. Si è dedicato poi al beach soccer. L'uomo del “tacco volante” per il suo gol in Venezia Empoli 1988-89.

    FABIO GALLO, 1970, allenatore del Como ed ex centrocampista di Oltrepo' Voghera, Spezia, Brescia, Alessandria, Atalanta, Ternana, Como, Treviso, Torino, Novara Fu chiamato nell'estate del 2013 al Brescia sua ex squadra, a fare l'allenatore in seconda diMarco Giampaolo  avuto al Treviso come vice allenatore. iIl 3 luglio al raduno dei biancoazzurri scatta la protesta degli ultrà che gli rimproverano alcune dichiarazioni anti-Brescia fatte al momento del passaggio ai rivali storici dell'Atalanta nel 1995  Il 6 luglio Gallo prova a spiegarsi faccia a faccia con gli ultrà ma questi non cambiano idea sul suo conto. Vincono gli ultrà e il 12 luglio Gallo annuncia di aver rinunciato all'incarico.

    FRANCESCO ZANONCELLI, 1967, ex difensore di Milan, Empoli, Monza, Atalanta, Brescia, Padova, Ascoli, Lecce, Cagliari, Brescia, Genoa, Crotone, SPAL.
    GIUSEPPE ERBA, 1959, ex difensore  di Trevigliese, Torino, Vicenza. Inspiegabilmente veniva spesso sottoposto a controlli antidoping a sorpresa.
    PAOLO SIRENA, 1945 ex difensore avvocato difensore, Treviso, Inter, ma non giocò mai,, Roma, Verona, Audace SME.
    PABLO CEPPELINI, 1991, trequartista uruguaiano del Boston River (Uruguay), ex Cagliari e Lumezzane.
    ALESSIO CAMPAGNACCI, 1987, ala sinistra del Benevento.
    GEORGES DOUGLAS PETDJI TSILA, 1996, centrocampista senegalese della Sampdoria
    NICOLA ASCOLI, 1979, ex difensore di Catanzaro, Empoli, Frosinone, Cluji (Romania)

    ALESSANDRO CUCCIARI, 1969, ex centrocampista di Roma, Verona, Modena, Casarano, Lecce, Perugia, Ternana, Sampdoria, Siena, Messina, Lucchese.In carriera ha conquistato quattro promozioni in Serie A con  Verona (stagione 1990-1991), Lecce(1996-1997), Perugia (1997-1998) e Sampdoria (2002-2003), e una in Serie B con il Lecce (stagione 1995-1996).  Come allenatore le promozioni in D col Terracina ein Lega Pro con la Lupa Roma
    NICK DE SANTIS, 1967, ex giocatore canadese del Termoli.

    Buon compleanno, infine al

    Kaiser FRANZ BECKENBAUER, 1945

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