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  • Il giallo della sparatoria di Milano: si indaga sui contatti di Anghinelli con la malavita e la Curva del Milan

    Il giallo della sparatoria di Milano: si indaga sui contatti di Anghinelli con la malavita e la Curva del Milan

    Sono in corso le indagini per fare chiarezza sul tentato omicidio che in settimana, a Milano, ha avuto per oggetto Enzo Anghinelli, scampato a un agguato in Porta Romana che lo ha visto a bersaglio di cinque colpi di una pistola calibro 9 (quattro a vuoto, uno a segno, ma non mortale). Come si legge in un articolo pubblicato dal Corriere della Sera, a 48 ore dall'agguato la storia criminale di Anghinelli può rivelare la traccia da seguire per identificare chi ha deciso e realizzato quel (tentato) omicidio. Uno degli scenari è da ricercare probabilmente nei legami vecchi e nuovi con l' ambiente ultrà della curva del Milan. 

    Intorno al 2005, Anghinelli è uno dei colonnelli di una rete di traffico di cocaina radicata nei quartieri di Milano Ovest, lavora con clan pugliesi e balcanici, tiene rapporti con la 'ndrangheta. Anghinelli, scrive il Corriere, ha una reputazione riconosciuta anche tra alcuni personaggi a cavallo tra mondo ultrà e delinquenza organizzata. È amico di uno dei boss della Curva Sud proprio negli anni in cui sta cambiando la guardia sugli spalti e si arriva al tentativo di estorsione al Milan (2006).

    Anghinelli non è stato mai integrato tra gli ultrà, ma ha frequentato il Meazza e oggi l'inchiesta, conclude il Corsera, sta cercando di verificare se l'affare criminale andato male, e che ha determinato la sua 'condanna a morte', sia maturato attraverso le sue amicizie in osmosi tra malavita e sponda milanista di San Siro.

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