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    Milanmania: comunicato Uefa 'atto dovuto'? Lo era anche Calciopoli. Il mercato è a rischio, ma Elliott...

    Milanmania: comunicato Uefa 'atto dovuto'? Lo era anche Calciopoli. Il mercato è a rischio, ma Elliott...

    • Carlo Pellegatti
    La più bella immagine, in questi giorni che hanno riproposto gli urfidi comunicati della Uefa, è quella pubblicata da Paquetà, mentre sta correndo, direi volando, su un tapis roulant. Aleggiava un forte pessimismo su un suo rapido ritorno in campo. Sinceramente anch’io pensavo di avere perso Lucas per almeno un mese, ma ora mi voglio illudere di vederlo in panchina già per il match di Coppa Italia. Stiamo entrando nei venti giorni che decideranno non solo il destino del Milan di Gattuso, ma forse anche la sorte dell’attuale tecnico rossonero, certamente legato ai risultati in campionato e in coppa.

    La squadra è pronta? La prestazione di Torino sembra dare una risposta affermativa, almeno sul piano di un ritorno a una capacità di concentrazione che sembrava persa. La prova di sabato sera, avversaria la Lazio, sarà quella della verità. Insomma una sorta di "dentro o fuori"non tanto sul piano della classifica, con 18 punti ancora disposizione, ma per capire se il gruppo sia uscito dal tunnel, dove è precipitato nell’ultimo mese.

    Torniamo al comunicato Uefa,"un atto dovuto", secondo le indiscrezioni che trapelano da Casa Milan. Quando traspare questa tranquillità, francamente non riesco a rilassarmi del tutto. Dopo 13 anni ,ho ancora nella mente e nel cuore, le parole di un legale rossonero, nella conferenza stampa convocata dopo il coinvolgimento del Milan in Calciopoli: ”E’ solo un fastidio!”. E meno male! Le settimane successive sono state fra le più angoscianti che io ricordi! La situazione oggi è ben differente, ma tutti temiamo che gli eventuali paletti futuri impediscano un importante rafforzamento, perché la squadra possa presto tornare finalmente competitiva. Ho una forte convinzione però, quella che i proprietari del Fondo Elliott non abbiano comprato il Milan per… avere gratis il posto in tribuna, ma con lo scopo prima di riportarlo al vertice del calcio internazionale, poi, ovviamente, di venderlo a un prezzo consono al valore di una delle più grandi e gloriose società del mondo.

    Per raggiungere questo obiettivo, sono fondamentali strategie precise, ma soprattutto giocatori vincenti. Giovani forse, ma vincenti. Per questa ragione, Paul e Gordon Singer, con la esperienza di Ivan Gazidis, andranno dritti per la loro strada. Cercando di assecondare le richieste di Nyon, ma ,se non fosse sufficiente, portando avanti battaglie dure e decise. Con valide motivazioni, leggendo anche le opinioni di importanti studi legali: ”Una simile limitazione alla libertà d’impresa non è di competenza di una organizzazione internazionale di carattere sportivo“ ha scritto, lo scorso gennaio, l’Avvocato Felice Raimondo.

    “E’ incostituzionale non permettere ad una società sana e senza debiti di intervenire sul mercato“ ha ribadito Paolo Maldini, ai microfoni di SportMediaset. Insomma siamo all’inizio, ma lasciatemi rimpiangere i tempi quando il Presidente Trabattoni acquistava Nordahl, quando Andrea Rizzoli prendeva Grillo o Silvio Berlusconi rafforzava la rosa con van Basten e Gullit. Senza interferenze da nessuno!

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