Torino: il Filadelfia può rinascere, ma il Movimento Cinque Stelle frena
Il Filadelfia torna a far parlare di sé a Torino. Se da una parte (in Fondazione) oggi si può essere felici - ma non troppo - per la delibera del progetto di ricostruzione, dall'altra (quella politica) la discussione è ancora in atto: rappresentanti del Movimento Cinque Stelle nei giorni scorsi si sono interrogati sull'utilità di vedere erogati fondi per la ricostruzione dello storico impianto degli Invincibili quando l'Irpef è stata appena aumentata e gli asili nido chiudono: ebbene, i soldi di cui si parla derivano da oneri di urbanizzazione dell'area in questione e da una vicenda ormai lunga una decina d'anni (pertanto non sarebbero 'pubblici'). Peraltro questi soldi risultano vincolati allo scopo, dunque diventerebbe difficile - legalmente e tecnicamente parlando - destinarli ad altri fini.
La discussione ha generato uno scontro anche all’interno dello stesso Movimento Cinque Stelle, ma per il momento comunque non si è arrivati ad alcuna decisione o proposta ufficiale nelle sedi istituzionali preposte. Nel frattempo, però, si è riunito il CdA della Fondazione Filadelfia. Stamattina infatti è stata deliberata l'approvazione di un progetto che include tre lotti, ma vedrà aperti i cantieri per solo due di questi, relativi alla' parte sportiva'. Per il terzo lotto, che avrebbe dovuto ospitare museo, attività di ristorazione e altri negozi, restano da reperire prima nuove risorse. La delibera odierna è stata approvata da tre dei quattro aventi diritto al voto. Si è astenuto Domenico Beccaria, presidente del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata: ‘Mi sono astenuto per senso di responsabilità e per consentire alla Città di Torino di erogare i fondi, oltre che per creare i presupposti per una futura collaborazione all'interno della Fondazione’. La preoccupazione per i fondi da reperire per il terzo lotto resta intatta, ma almeno la questione dello stadio Filadelfia oggi si è tolta da un'impasse in cui sembrava destinata a morire.