Il Fenerbahce è la variabile impazzita del mercato: Dzeko, Tadic e… quanti colpi!
CESSIONE - I gialloblu stanno allestendo un super team con giocatori pronti subito e che vuole mettere pressione ai rivali giallorossi. Certo, la stella della squadra è andata. Arda Guler era già forse troppo ingombrante per il Fenerbahce che ha comunque provato a tenerlo per un’altra stagione in prestito. Il Real Madrid invece è stato di opinione difforme e il più grande talento partorito in Turchia negli ultimi anni se l’è portato subito al Bernabeu. Poco male, con i soldi incassati per la stellina il Fener è sceso in campo con prepotenza e idee chiare.
COLPI - Tanti i colpi già chiusi, altrettanti quelli che si stanno imbastendo. In porta è arrivato Livakovic, portiere croato di sicuro affidamento, strappato alla Fiorentina. In difesa i turchi hanno messo le mani su Becao e pensano a Lyanco. Sul giocatore dell’Udinese si è esposto già l’allenatore Ismail Kartal, che ha battuto Montella per la panchina, dicendo: “Sì per Becao stiamo concludendo l’affare ma non posso dire altro”. Sull’ex Torino invece i contatti vanno avanti da tempo e potrebbero presto andare a dama.
SUPER ATTACCO - È però in attacco che si sono concentrati i maggiori sforzi sul mercato. Anzitutto è arrivato Edin Dzeko. L’ex Inter, svincolatosi dal vecchio contratto, ne ha firmato un altro, biennale e ha subito bagnato il debutto con la nuova maglia con una rete al Neftci Baku. Sarà lui la stella della squadra, affiancato da Dusan Tadic. L’ex Ajax sarà il rifinitore e, dopo una stagione deludente e un addio burrascoso con gli olandesi, vorrà rifarsi. Un tandem del genere in Turchia non è cosa da tutti i giorni. Ma il Fenerbahce non molla un altro parametro zero di lusso: Wilfried Zaha, ex Crystal Palace, accostato anche alla Lazio. Già definito invece l’arrivo di Szymanski dalla Dinamo Mosca per circa 10 milioni. Il messaggio è chiaro: l’astinenza da titolo deve finire. Il Galatasaray – che pure si sta muovendo con Angelino, Icardi e l’ipotesi Paredes – è avvisato.
