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    Il Fatto Quotidiano - Beretta sapeva che Bellocco voleva ucciderlo. Aveva comprato calce viva

    Il Fatto Quotidiano - Beretta sapeva che Bellocco voleva ucciderlo. Aveva comprato calce viva

    Continuano infatti ad emergere inquietanti particolari sugli affari dei capi delle tifoserie di Inter e Milan, dopo l'arresto di 19 ultras nella giornata di ieri. Il Fatto Quotidiano rivela i motivi che il 4 settembre a Cernusco sul Naviglio avrebbero portato il capo ultras dell’Inter, Andrea Beretta, a colpire a morte con 21 coltellate Antonio Bellocco, rampollo di una famiglia legata alla 'ndrangheta. L’omicidio nasce probabilmente per difesa, si legge sul Fatto Quotidiano, perché Beretta era venuto a sapere che lo stesso Bellocco pianificava di eliminarlo. La decisione era stata presa durante il mese di agosto, in un summit tra esponenti della Curva Nord. Il rampollo della ’ndrangheta sarebbe stato reo di non dividere gli introiti derivanti da merchandising del tifo più caldo nerazzurro.

    In un primo momento il piano prevede di attirarlo in una cascina. La trappola: coinvolgerlo in un finto recupero crediti, ingolosendolo con una cifra importante da spartirsi. E poi il finale: sparargli alle spalle. Ma il piano, per motivi ancora sconosciuti, viene abbandonato. Si sceglie un’altra strada, si legge sul Fatto Quotidiano: portare Beretta fuori a cena. Versargli nel bicchiere una sostanza che lo stordisca. A quel punto, quando ormai non era più in grado di reagire, qualcuno gli avrebbe sparato. E il corpo sarebbe poi stato fatto sparire dentro la calce viva.

    Per questo era stata acquistata della calce viva in un centro commerciale. Davanti alla curiosità della cassiera, l’acquisto era stata giustificato per la tumulazione di un cane. Dieci giorni prima che il piano venga messo in atto però qualcuno lo avvisa e subito Beretta si arma di coltello e pistola. Uccidere o essere ucciso: così trascorre ogni ora. Fino alla mattina del 4 settembre.

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