Scusate se mi porto avanti e volo al fischio d'inizio di Juventus-Atletico Madrid. Qui dico stop, fermate il mondo. Vedo il pallone inquadrato in primo piano e pronto per essere calciato. Stadio pieno e tutti davanti alla tv. Ho un secondo per chiedere. "La Juve che deve fare: giocare per vincere o accontentarsi del pareggio?". Voi avete un minuto per rispondere. Fate in fretta, prima che si abbatta il classico "stop al televoto". 

Il risultato del sondaggio non lo so. Altrimenti non avrei lavorato così di fantasia. Immagino che il 90% degli juventini voti - giustamente - per provare a vincere la partita, meglio se 2-0 per conquistare il primo posto nel girone. Non più del 10% dei tifosi sceglierebbe invece il vecchio 'biscotto', sfida finta e fischiatissima melina per arrivare al 90° con mille sbadigli, zero batticuore e una qualificazione assicurata. Esempi per i più giovani: Germania-Algeria del Mondiale '82 e la famigerata Svezia-Danimarca dell'Europeo 2004. Anche a livello internazionale, la storia del calcio è piena di partite con squadre che si sono accontentate. E la frase "meglio due feriti che un morto" non l'ha certo inventata Buffon. Anzi. 

Doveroso comunque eliminare dubbi: non ci sarà un 'biscotto 2.0'. Il massimo dell'aggiornamento tecnologico sarà la speranza juventina di conquistare il primo posto nel girone. Da una parte quindi il sogno del 2-0, dall'altra la paura di una sconfitta-eliminazione: ad Allegri sembrerà di camminare sul filo, a cento metri d'altezza. Nella vita c'è di meglio… 

Ma se la Juventus deve trasformarsi in una squadra di coraggiosi equilibristi, la colpa è di Vidal. Non avesse sbagliato il rigore contro l'Olympiacos, la partita con l'Atletico sarebbe diventata una spettacolare finale per il primo posto nel girone. E quel il rigore si poteva anche sbagliare, sì: la storia è piena di errori dal dischetto. Ma l'esultanza prima di calciarlo, no: Vidal doveva evitarla. Non s'era mai vista, non si poteva vedere. Non si rivedrà. 

Adesso buon avvicinamento a Juventus-Atletico Madrid. Sabato, domenica, lunedì… Sicuri che il tormento sia stato eliminato? Sicuri che la domanda sia stata cancellata dal televoto? Sicuri che nessuno s'interroghi: meglio puntare alla vittoria o accontentarsi del pareggio? 

Sandro Sabatini (giornalista Sky Sport)