Il CdR di Sky: 'Rammarico per i diritti tv dopo 18 anni di credibilità e avanguardia. L'azienda riveli i piani per il futuro'
Dopo il mancato acquisto dei pacchetti principali per la trasmissione della Serie A e la bocciatura da parte della Lega dell'offerta per il pacchetto con le 3 gare in co-esclusiva, il CdR di Sky si fa sentire. Tramite una nota, "il CdR e la redazione di Sky Sport esprimono rammarico per come si è conclusa la prima parte dell’asta per l’assegnazione dei diritti del campionato di serie A di calcio per il triennio 2021-2024 e tengono a sottolineare di essere pronti ad affrontare nuove sfide e nuovi eventi, con la stessa passione dimostrata da agosto 2003. Per 18 anni questa redazione ha guadagnato credibilità sul campo, fornendo un prodotto editorialmente e tecnologicamente all’avanguardia, con la passione e la professionalità che il mondo dello sport e dei media ha sempre riconosciuto, contribuendo anche alla crescita della serie A stessa e al rafforzamento di una Azienda che conta oltre 4.000 dipendenti, senza dimenticare tutto l’indotto in termini di consulenti, collaboratori, service e altri lavoratori. Sappiamo che non spetta al CdR discutere le strategie in termini di diritti sportivi, tuttavia chiediamo che l’Azienda ci renda edotti a breve – compatibilmente con gli obblighi di riservatezza sulle eventuali trattative in corso – sui piani a medio e lungo termine, dopo aver appreso degli investimenti in serie televisive e intrattenimento dalle parole dell’Amministratore Delegato. Siamo convinti che l’Azienda sia consapevole, come la redazione, che lo sport e soprattutto il calcio siano stati fino a ora e saranno il principale motivo di fidelizzazione degli abbonati di Sky. Disponibili al confronto e al dialogo in qualsiasi sede e momento".