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  • IL CASO Ringhio contro lo Squalo

    IL CASO Ringhio contro lo Squalo

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    Il CASO della settimana è senza dubbio quello che ha come protagonisti Rino 'Ringhio' Gattuso, centrocampista del Milan, e Joe 'lo Squalo' Jordan, ex attaccante rossonero e attuale vice-allenatore del Tottenham.

    I FATTI
    Durante Milan-Tottenham 0-1 di martedì, andata degli ottavi di finale di Champions League, le telecamere inquadrano il capitano rossonero mentre mette una mano al collo di Jordan. A fine gara, poi, Gattuso e Jordan si ritrovano faccia a faccia e il centrocampista del Milan colpisce con una leggera testata il vice di Harry Redknapp. I due vengono divisi, ma Gattuso, fuori di sé, tenta ripetutamente di riavvicinarsi a Jordan, fino a quando viene condotto negli spogliatoi.

    L'INDISCREZIONE

    Secondo Sky Sport, Gattuso avrebbe perso la testa perchè Jordan gli avrebbe urlato: "Fucking italian bastard".

    LA VERSIONE DI RINGHIO
    Dopo la partita, Gattuso spiega: "Ero nervoso per le parole che ci siamo detti, altrimenti avrei litigato con un giocatore e invece ho litigato con lui. Non sto qui a dire quello che ci siamo detti, ho sbagliato io e basta. Parlavamo in scozzese, lui è scozzese, io ho giocato in Scozia".

    "La colpa è mia perché andare a litigare con una persona più grande e fare quello che ho fatto, è sbagliato e basta - aggiunge Gattuso -. Più di dire che ho sbagliato non posso dire. Ho perso la testa, ho fatto cose che non dovevo fare e mi assumo tutte le responsabilità. Lui mi ha rotto le scatole per tutto il secondo tempo ma io non dovevo reagire così nei confronti di una persona più grande di me. Una squalifica? Aspetto le decisioni sull’accaduto e le accetterò".

    LA VERSIONE DELLO SQUALO

    Jordan si difende dall'accusa di aver apostrofato Gattuso con la frase "Fucking italian bastard": "Gli ho detto di andar via con una parolaccia, ma non gli ho mai detto bastardo italiano. Amo il vostro Paese. Giocare in Italia era il mio sogno, mi considero privilegiato e fortunato per aver portato la maglia del Milan".

    GLI AGENTI DI GATTUSO
    Claudio Pasqualin
    : "Quello che mi pare evidente è che il mio assistito sia stato gravemente provocato da Joe Jordan. Jordan, dopo averlo continuamente beccato, lo ha insultato con una frase di infimo profilo che recitava 'Fucking Italian bastard'. Per uno come Rino, che ha forte il senso dell'appartenenza all'Italia, credo che questa sia la più vigliacca e inqualificabile delle ingiurie. L'azione disciplinare? Appena avremo notizie dall'Uefa valuteremo giuridicamente l'atteggiamento migliore da adottare".

    Andrea D'Amico: "Rino Gattuso si scusa, come ha già fatto ieri sera dopo la partita, con i tifosi, per l'immagine del Milan, per il ruolo di capitano, oltre che come campione. È vero che è stato provocato ed è vero che è caduto in questa debolezza. Gattuso sa che ha determinati doveri e per questo si scusa - aggiunge Lui è stato anche un signore, non ha riferito le parole di Jordan. Ma Rino non ha fatto nulla di grave ma a livello di immagine ha sbagliato e ci scusiamo e aspettiamo le decisioni".

    IL MILAN

    L'ad rossonero Adriano Galliani: "E' un episodio che non va bene, ma è un attimo di follia. Questo non mina quanto fatto da Gattuso sinora, non criminalizziamolo".

    LA STAMPA INGLESE
    La stampa si scatena contro i rossoneri, e in particolare contro Rino Gattuso. L'attacco dei quotidiani britannici è durissimo: i giocatori del Milan vengono dipinti come provocatori, intimidatori e persino mafiosi. Secondo il Guardian, "Gattuso è stato imbarazzante, una vera disgrazia nella tradizione dei capitani rossoneri che comprende irreprensibili uomini di carisma come Paolo Maldini e Franco Baresi". Il Sun titola: "Pazzi contro Eroi: 0-1", e ancora: "Milanimals". E ancora: "Come i mafiosi del Milan ci hanno fatto diventare tutti tifosi del Tottenham", scrive il Mail, che stigmatizza sia il fallo di Flamini ("Il tackle più scandaloso degli ultimi tempi") che il comportamento di Gattuso ("Ha gettato vergogna sul suo club").

    INCHIESTA UEFA

    Il comportamento di Gennaro Gattuso durante e dopo il match perso dal Milan contro il Tottenham finisce sotto osservazione dell'Uefa. E' stata infatti aperta un'azione disciplinare nei confronti del giocatore del Milan. Gattuso ha evitato l'accusa di aggressione per la testata rifilata al vice allenatore del Tottenham, Joe Jordan, al termine della partita di Champions di martedì sera. Lo ha sostenuto un portavoce dell'Uefa, secondo il quale sul capitano del Milan pende un generico (e più lieve) addebito di "condotta antisportiva". Il comportamento antisportivo è punito, secondo il Codice disciplinare della stessa Uefa, con la "squalifica per una partita o per un periodo determinato". Il caso Gattuso sarà esaminato dall'Uefa il 21 febbraio. L'accusa di aggressione prevede una squalifica di almeno tre giornate, ma in casi di particolare gravità lo stop può partire da un minimo di cinque.

     

     


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