IL CASO. Chi ha fatto fuori Benitez?
Quando ormai sembrava tutto finito nel dimenticatoio, riesplode un caso Benitez all'Inter. Sono le parole di Samuel Eto'o, rilasciate al Chiambretti Night, ad accendere di nuovo i riflettori sull'ex tecnico dell'Inter, esonerato dei nerazzurri dopo il Mondiale per club e sostituito da Leonardo.
"Io di certo non potevo fare la festa a Benitez, anche perché lo conosco da quando avevo 17 anni e con lui ho sempre avuto un ottimo rapporto, gliel'hanno fatta altri - ha spiegato l'attaccante camerunese -. Ma sono cose che succedono, inutile cercare un colpevole. Non sono d'accordo con certe critiche gratuite a Benitez. Fino a un certo punto avevamo giocato bene poi è successo qualcosa nello spogliatoio".
Cosa è successo dunque nello spogliatoio dell'Inter fra novembre e dicembre, quando, dopo un buon inizio di stagione, si è rotto il feeling fra una parte del gruppo nerazzurro e il tecnico spagnolo? Probabilmente non lo sapremo mai, ma questa frase di Eto'o fa ripensare a una serie di dichiarazioni dei mesi scorsi, arrivate sia prima che dopo l'esonero di Benitez, dichiarazioni che, aggiunte alle parole dell'ex attaccante del Barcellona e ad alcuni gesti ben noti (la fuga di Muntari da San Siro, le proteste verso la panchina di Maicon e Chvu), aiutano a comporre il mosaico di un rapporto difficile, quello fra l'ex manager del Liverpool e l'Inter.
Chi ha fatto fuori Benitez, dunque?
IL BUONO
Esteban Cambiasso. Accusato di aver telefonato al presidente Massimo Moratti per chiedere la testa di Benitez, l'argentino chiama in diretta la trasmissione Controcampo, per smentire la notizia (la telefonata viene pii smentita dallo stesso Moratti). Poi, nel dopopartita di Inter-Twente, Cambiasso abbandona le telecamere di Mediaset Premium, dopo una domanda sul perché nessun giocatore avesse abbracciato il tecnico dopo il gol qualificazione: "Noi festeggiamo i gol sempre così", spiega prima di andarsene. In seguito, quando la situazione di Benitez precipita, il centrocampista commenta: "Ogni allenatore ha il suo metodo di lavoro. All'Inter ho vinto con tre allenatori diversi. Ognuno mette il suo sigillo, l'importante è che la squadra risponda continuando a vincere titoli".
IL BRUTTO Marco Materazzi. Il suo feeling con Benitez non è mai sbocciato e, come sua consuetudine, Matrix non si è mai nascosto, con frasi tipo: "Benitez? Io parlo di chi ci ha fatto tornare il sorriso, non di chi ce lo ha tolto. Nella vita si fanno anche degli errori: noi siamo una macchina da Formula Uno, ma deve esserci un pilota. Se tu ci metti un vigile, non arrivi lontano. Leonardo ha ripreso il gruppo e ci fa fare le cose che facevamo prima. Sarebbe bello che Leo e Mou potessero allenare assieme. Penso anche che Mourinho un giorno possa tornare".
IL CATTIVO
Il cattivo non fa più parte, fisicamente, dello spogliatoio nerazzurro, ma la sua impronta è rimasta ben presente, e le sue frecciate, da Madrid, non hanno certo agevolato il lavoro di Benitez. Il suo nome, naturalmente, è Josè Mourinho. Ad agosto dice, parlando di un Benitez che arriva in una squadra già fatta (da Mourinho) e vincente: "Il suo non è lavoro, è un sogno...". Poi aggiunge: "Non potrà mai fare meglio di me". A novembre, nel momento di crisi peggiore per l'Inter, dopo l'ennesima sconfitta in campionato, Mou dice: "Ha perso ancora? Incredibile". Infine, quando Rafa viene allontanato, lo Special One accoglie l'arrivo di Leonardo a braccia aperte: "Sono molto felice per Leonardo, per i ragazzi e per gli interisti perchè mi sembra che la storia finirà uguale: scudetto all'Inter".
IL PARERE
Ai microfoni di Calciomercato.com, Renzo Ulivieri ha commentato: "Mandare frecciatine oggi mi sembra un po' fuori luogo. Benitez con l'Inter ha vinto, quando ha avuto tutti i titolari a disposizione ha vinto quello che doveva vincere. Quando ha giocato con la squadra un po' decimata ha avuto delle difficoltà. Per quanto riguarda poi, nello specifico, il discorso dello spogliatoio, vedo che oggi i calciatori non accettano tante cose. Non accettano le sostituzioni, non accettano nulla... Però è chiaro che quando un capo non viene accettato ci sono dei problemi. Se è a me è mai successo di avere lo spogliatoio contro? Succede... Ora, tutti i calciatori insieme contro magari no... Però non c'è neanche, quasi mai, l'unanimità a favore".