IL CASO Cassano: i fatti; le parole; Ulivieri, Zenga e Stancati; il mercato
Nell'ultima settimana, il CASO che più ha fatto discutere il calcio italiano è stato quello riguardante Antonio Cassano e la Sampdoria. Come siamo soliti fare in questa rubrica, ripercorriamo tutte le tappe della vicenda, corredate dai pareri di chi ne ha parlato.
I FATTI
Il CASO scoppia il 28 ottobre, quando da Genova si apprende di un diverbio fra Antonio Cassano e il presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone, nello spogliatoio blucerchiato di Bogliasco. Il motivo dello scontro ha origine nella mancata partecipazione di Cassano alla consegna del premio "Rete d'Argento" del club De Paoli di Lavagna.
Il 30 ottobre la svolta: la Sampdoria fa sapere che chiederà la rescissione unilaterale del contratto con Antonio Cassano: deferimento alla commissione arbitrale e sospensione dall’attività agonistica. Il club blucerchiato punta ad ottenere il massimo di quanto previsto dal procedimento disciplinare. Il giocatore, non convocato per la trasferta di Cesena, è assente dagli allenamenti.
Il 31 ottobre, La Gazzetta dello Sport ricostruisce lo scontro, rivelando gli insulti rivolti dal calciatore al suo presidente: Garrone a Cassano "Vorrei venissi con me a Sestri Levante per il premio "Rete d'argento. Basta che lo ritiri, puoi anche non fermarti a cena"; Cassano a Garrone: "No. Io a Sestri non ci vengo. Perché? Perchè no. Eh sì che vado a prendere un premio in quella m...di albergo"; Garrone a Cassano: "Ma chi ti credi di essere? E non dirmi che sto alzando la voce, con te non l'ho mai fatto e lo sai bene"; Cassano a Garrone: "Fanculo! Vecchio di m...(insulti vari mentre rientra nello spogliatoio). Vaff...bocch...(altri insulti, dello stesso tenore, sono stati ascoltati da tifosi e giocatori della Samp)".
LE FRASI Cassano 1: "Quanto accaduto non tiene conto del particolare momento che sto vivendo insieme a mia moglie. Se voglio starle vicino il più possibile, compatibilmente con i miei tantissimi impegni agonistici, un motivo ci sarà, ma non voglio rendere pubblica la mia privacy. I fatti descritti da alcuni organi di stampa, col chiaro intento di mettermi in cattiva luce, e ci sono riusciti anche questa volta... Non è questa la sede più opportuna per contestarli perché è roba da avvocati. Ma non tengono conto di quanto accaduto precedentemente e non tengono conto di quanto più volte da me spiegato alle persone che mi sono vicine. Sono dispiaciuto per quanto accaduto e peraltro ho già chiesto scusa al dottor Garrone, al quale voglio molto bene, in presenza dei compagni di squadra. Ai miei compagni faccio un grande 'in bocca al lupo' per la partita di oggi a Cesena. Ho letto che tutta la vicenda sarebbe collegata a speculazioni di mercato ma ribadisco che, sempre che ce ne sia la possibilità, è mia ferma intenzione rimanere alla Sampdoria". Cassano 2: "Mi prendo le mie responsabilità, ma voglio restare a Genova. Non ho mai detto vecchio di m... Voglio restare alla Samp, l'ho detto, lo dico e lo dirò sempre. Voglio restare e chiudere la mia carriera in blucerchiato. Più di chiedere scusa, non so cosa fare. Eppure mi stanno facendo passare per un terrorista. Mi spiace mettere in difficoltà i miei compagni che sono stati bravi a ottenere una vittoria importante con Cesena".
Garrone: "La colpa è di Cassano, io pensavo che fosse cambiato. Ho sbagliato a valutare l'uomo".
GLI OPINIONISTI DI CALCIOMERCATO.COM Renzo Ulivieri (Presidente dell'Associazione allenatori italiani): "E' un discorso un po' antipatico, intanto perché ci si trova di fronte a una persona che ha più anni di lui, insomma. Non siamo sul campo, io non conosco l'episodio e bisognerebbe conoscere bene come è andata, ma viene da pensare che abbia sbagliato".
Walter Zenga (allenatore): "Conoscendo Genova e l'ambiente della Samp, non credo che sia possibile ricucire lo strappo. Se è come hanno scritto i giornali, la situazione è grave. Antonio mi sta molto simpatico, ma in questo caso il presidente Garrone ha dato un segnale molto forte a tutto il calcio italiano: ci sono delle regole da rispettare. Non so se ciò potrebbe costargli anche il posto in Nazionale, bisogna chiederlo a Prandelli. Se Cesare ha stilato un nuovo codice etico, deve valere per tutti".
IL MERCATO L'agente Fifa Lello Stancati spiega a calciomercato.com: "Tecnicamente, anche se sembra essere stato richiesto dalla Sampdoria, mi sento di escludere la risoluzione contrattuale perché non ne vedo gli estremi per applicare la massima sanzione a questo tipo di infrazione disciplinare. A tal proposito concordo con la dichiarazione rilasciata al Corriere dello Sport dal collega, l’Avv. Claudio Pasqualin, che dichiara “E’ come chiedere l’ergastolo per chi ha dato uno schiaffo”. Da considerare, infine, che coinvolto nella vicenda rientra anche il Real Madrid, titolare nei confronti di Cassano di una royalty di 5 milioni di euro in caso di cessione o risoluzione contrattuale. In conclusione, comunque, ritengo la situazione essere alquanto complessa e di non semplice risoluzione. Il Collegio Arbitrale dovrà ora sentire le motivazioni di Cassano e pronunciarsi in merito, su un’istanza che non sarà più appellabile. A mio avviso, la sanzione comminata al calciatore potrebbe essere di una multa ed una riduzione degli emolumenti per un importo sostanziale".
Dopo la vicenda, il nome di Cassano è stato avvicinato in particolare alla Juventus. Il dg bianconero Beppe Marotta però smentisce categoricamente: "Posso dire che la Juventus non è assolutamente dietro questa operazione: non abbiamo intenzione di commettere alcun atto sleale nei confronti della Sampdoria, ma soprattutto nel nostro progetto in questo momento Cassano non c'è: quindi le voci che circolano sono prive di credibilità".