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Il campo di San Siro è il nuovo 'spelacchio'. Terreno disastrato, c'è una data prima della quale non migliorerà
SPELACCHIO - Vi ricordate di Spelacchio? Il celebre albero di Natale di Roma arrivato già provato nella capitale dopo il suo lungo percorso? C'è chi ha già ribattizzato il verde di San Siro allo stesso modo. Il pallone rimbalza male, l’erba è spesso trasformata in terriccio, e le zolle si sollevano al minimo passaggio. Un problema annuale, che per Inter e Milan arriva sempre nello stesso periodo fra fine gennaio e inizio febbraio e che si protrae spesso a lungo. Sono troppe le partite in calendario e, anche quest'anno, non ha aiutato il doppio impegno di Coppa Italia ravvicinato con entrambe le formazioni milanesi impegnate in casa nel giro di pochissimi giorni.
NON SI PUO' SISTEMARE - Giovanni Castelli, agronomo responsabile del terreno di San Siro dal 1991 ha parlato al Corriere della Sera per spiegare il perché non si riesce a sistemare: "Il freddo incide, e ovviamente le tante partite. Nella seconda settimana di gennaio in sette giorni ci sono state quattro gare, due finite ai supplementari. A queste condizioni non c’è erba che tenga. Non ha il tempo di rigenerarsi".
LA DATA CHIAVE - Utilizziamo tutte le diavolerie tecniche disponibili. Il terreno è riscaldato dal basso e tenuto a 16 gradi 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Poi ci sono le lampade fotosintetizzanti, carrelli che illuminano il campo a 600 kilowatt, per far crescere più velocemente l’erba. Ci sono piccole serre che mettiamo vicino alle porte e fertilizzanti per rafforzare il manto erboso. Sfrutteremo la pausa per le Nazionali per tirare il campo a lucido".