Redazione Calciomercato
Il calcio non si può fermare, neppure se a chiederlo è Galliani
sono un tifoso del Monza con abbonamento, ma lunedì sera rimarrò a casa. E' una piccola protesta che rimarrà inosservata perché sono un semplice appassionato di calcio e niente più; non penso neanche che pubblicherete la mia mail. Spiego perché non andrò allo stadio: 1. c'è un calciatore del Monza in ospedale ferito in un'aggressione tanto che non potrà rientrare in campo nei prossimi 3 mesi; 2. c'è un morto da onorare e la strada poteva essere proprio quella di rinviare la partita, non solo per la indisponibilità di Pablo Marì; 3. c'è una squadra intera sconvolta che ha temuto per la vita del proprio compagno di squadra. E c'è un altro dato allarmante: neanche un Grande Dirigente come Adriano Galliani è stato ascoltato dalla Lega di Serie A...
Perché il business del calcio non può mai fermarsi?
Manuele di Monza
Gentile Manuele,
è tutto corretto quello che hai scritto, tanto che abbiamo voluto pubblicare la tua lettera perché pensiamo che tu ti sia fatto portavoce del pensiero di tanti appassionati di calcio e, in particolare, dei tifosi del Monza.
L'Amministratore Delegato del Monza Adriano Galliani ha tentato in tutti i modi di ottenere il rinvio della partita interpellando direttamente il Presidente della Lega di Serie A. Il suo nobile tentativo non ha sortito l'effetto sperato per una lunga serie di motivi sintetizzabili nella difficoltà di trovare una nuova data utile in tempi brevi nel calendario del nostro campionato, a causa soprattutto della lunga pausa in cui verranno disputati i Mondiali di calcio. E' vero: il business del pallone sembrerebbe non guardare mai in faccia nessuno, ma non penso che nessuno di noi sia rimasto indifferente a quanto accaduto in quel supermercato di Assago.
Ma ora passo la palla agli utenti di Calciomercato.com: Monza-Bologna andava rinviata oppure le ragioni del calendario devono prevalere anche sul dolore?