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    Il Borsino dello scudetto: riparte il Milan (8), frana l'Inter (4) ma resta davanti a Juve (7) e Napoli (7)

    Il Borsino dello scudetto: riparte il Milan (8), frana l'Inter (4) ma resta davanti a Juve (7) e Napoli (7)

    • Gianni Visnadi
      Gianni Visnadi
    Aspettiamo come detto la fine del mercato per dare la griglia definitiva del nostro pronostico da scudetto. Nel frattempo continuiamo a ragionare su quello che vediamo da una partita all’altra, ricordando a chi ha la pazienza di arrivare almeno alla quarta riga di questo articolo che il voto a ogni squadra è il voto dell’ultima partita, non già alle possibilità di vincere lo scudetto.

    Per quello, in questo momento e in realtà dal 13 di agosto, quando questo gioco è cominciato insieme al campionato, il nostro favorito è oggi ancora il Milan (voto 8), che contro al Bologna (voto 6) ha vinto con la forza delle grandi squadre. Un gol per tempo, zero rischi, De Ketelaere finalmente titolare, Leao un gol e un assist giovando al 50% del suo ancora non definito potenziale, la difesa nuovamente imbattuta, l’unica macchia del rigore risparmiatogli dall’arbitro Manganiello (ma per quello, il consiglio è di andare a leggere più tardi la nostra rubrica, con la classifica generale degli errori arbitrali adeguata al nostro nuovo regolamento).

    Nessuna squadra a punteggio pieno dopo 3 giornate, indice al momento di massimo equilibrio. L’ultima a fermarsi, in ordine cronologico perché ha giocato per ultima, è il Napoli (voto 7), che pur giocando bene ha sbattuto contro il muro del primo serio avversario del suo campionato, la Fiorentina (voto 7, pareggio sacrosanto). Kvara sì è fermato, impegnato stavolta anche nella fase difensiva, di cui non aveva dovuto preoccuparsi nelle due precedenti giornate. Resta una novità interessante, ma almeno per qualche giorno ridimensioniamo gli aggettivi.

    La terza giornata ha condannato pesantemente l’Inter (voto 4), eppure a oggi non abbiamo motivo per cambiare idea sul primo pronostico: dopo il Milan, secondo noi c’è ancora la squadra nerazzurra, a patto che Inzaghi riesca presto a inserire Lukaku nei meccanismi della squadra. Altrimenti, e così nelle partite che il belga salterà per infortunio, oggi l’Inter è meno forte di quanto era lo scorso anno, perché la perdita di Perisic non è compensata dal rendimento nel ruolo di Gosens e Dimarco. Perisic è stato un giocatore speciale, loro due quando va bene sono giocatori normali.

    Nel terzo turno, certamente meglio la Lazio (voto 9) della Roma (voto 6), cui gl’infortuni di Zaniolo e Wijnaldum tolgono certamente qualcosa. Sarri è partito con gli occhiali scuri, lui come la Lazio travolti mediaticamente dagli acquisti della Roma e dalla comunicazione di Mourinho. Però la stagione è lunga e il testa a testa cittadino potrebbe alla fine valere anche un posto fra le prime 4. Nessuna delle due squadre - sulla lunga distanza - sembra già all’altezza delle milanesi, mentre nella partita secca, come si è visto venerdì, tutto è decisamente possibile. Mourinho è il solito incantatore di serpenti davanti alle telecamere, ma non basta.

    Juve (voto 7) molto meglio della Roma, rimasta in piedi solo per la molto discutibile (almeno per noi) decisione di annullare il gol di Locatelli, che avrebbe chiuso la partita. La Juve ha comprato tanto e tra poco arriverà anche Paredes. Eppure c’è da ripetersi: solo se Pogba e Di Maria giocheranno con continuità e all’altezza della loro fama, la Juventus ci sembra in grado di insidiare Milano.

    Bene anche l’Atalanta (voto 8), che vince un’altra volta in trasferta, sul campo del ridimensionato Verona (voto 4), restando a forza nel gruppo delle candidate alle posizioni che valgono l’Europa, in cui con l’avvio del campionato entra necessariamente anche il Torino (voto 8), alla seconda vittoria in trasferta contro una neopromossa. Juric è bravo e si sapeva, la sorpresa semmai sono i rapidi tempi di inserimento nel nostro campionato di giocatori Vlasic e Radonjic, non a caso autori dei gol a Cremona.

    A proposito di neopromosse, male come sempre il Monza (voto 3), male stavolta la Cremonese (voto 4) entrambe a zero punti in 3 partite, mentre il Lecce (voto 6) ai complimenti riesce a sommare finalmente il primo punto, rimontando l’Empoli (voto 6) e sfiorando più volte anche la vittoria. Scatto di Salernitana (voto 8) e Udinese (voto 7), occasione sprecata per Spezia (voto 6) e Sassuolo (voto 6) che dividono punti, rischi e recriminazioni, chi con l’arbitro (il Sassuolo) chi con se stesso (lo Spezia). Malissimo la Sampdoria (voto 3, un punto in meno dei gol subìti a Salerno).
    @GianniVisnadi
     
     

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