'Il Boca riapre al Toro per Sanchez Mino'
Rischia di trasformarsi in una telenovela, quella che vede come protagonisti il Torino, il Boca Juniors e Juan Sanchez Miño. Ma i granata vogliono scongiurare assolutamente questa ipotesi, e nemmeno la controparte pare troppo interessata a rimandare troppo il momento in cui dovrà incassare; lo conferma in esclusiva a Calciomercato.com il dirigente degli xeneizes, Cesar Martucci, braccio destro del presidente Angelici.
Señor Martucci, la volontà è quella di chiudere?
"Certo che sì, è la volontà del nostro club, è evidentemente quella del Torino, e possiamo dire che sia anche quella del giocatore".
Il vostro rientro in Argentina, dopo la fumata grigia, non era quindi una chiusura?
"No, tutt'altro. C'erano ancora delle differenze da limare tra le proposte delle due parti e per il momento non si riusciva a venirne a capo, in questi casi è meglio concedere e concederesi un po' di tempo, quindi siamo momentaneamente tornati a casa".Da parte del Boca, la fretta deriva della necessità di incassare per muoversi sul mercato, magari per Nacho Scocco?
"Queste sono domande da rivolgere al presidente, non sarei in grado di fare nomi. Di certo, la liquidità verrebbe reinvestita sul mercato, il Boca deve mantenere determinati standard e, se perderemo un giocatore importante come Manuel, dovremo rimpiazzarlo nel miglior modo possibile".
A proposito: Sanchez Mino è pronto per l'Italia?
"Assolutamente sì, e non da oggi. Ha acquistito esperienza a supporto di un talento naturale, e anche la duttilità che gli viene attribuita non è casuale: è frutto del suo lavoro, della sua professionalità".Possiamo dire che al suo passaggio al Toro manca poco?
"Credo e spero che sia così, sì. I dettagli da limare ci sono ancora, ma sono appunto dettagli. La volontà è comune, lui è pronto, penso proprio che chiuderemo presto".
