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Camolese a CM: 'Toro, l'Europa non fa male se ben preparata'
Il Tar ha appena respinto l'urgenza chiesta dal Parma, e in questo modo il Torino si è avvicinato una volta di più, e in maniera definitiva, all'accesso alla prossima Europa League. Una dozzina di anni fa il Torino sfiorò la vittoria della Coppa Intertoto, perdendo la finale contro il Villareal, sotto la guida di Giancarlo Camolese, a lungo maestro di calcio per i giovani granata.
Ricorda quella doppia sfida contro gli spagnoli?
Certo. Avevamo superato una compagine austriaca piuttosto modesta, prima di imbatterci nel Villareal, che all'epoca conoscevano in pochi; avevano appena messo le basi di quella squadra che avrebbe poi ottenuto risultati di lusso negli anni successivi.
Ricorda quella doppia sfida contro gli spagnoli?
Certo. Avevamo superato una compagine austriaca piuttosto modesta, prima di imbatterci nel Villareal, che all'epoca conoscevano in pochi; avevano appena messo le basi di quella squadra che avrebbe poi ottenuto risultati di lusso negli anni successivi.
Non sapevate di avere di fronte una "quasi big"?
A ripensarci oggi, fa imrpessione leggere di Reina in porta, difensori come Belletti e Arruabarrena, e tanti altri giocatori fino a Martin Palermo di punta. Forse con un po' di incoscienza ci imponemmo per 2 a 0 all'andata, per poi subire lo stesso trattamento in trasferta e finire eliminati ai rigori.
I rigori che, storicamente, portano una jella tremenda al Toro: ultimo esempio, ieri sera...
Mi è spiaciuto moltissimo vedere i ragazzi di Longo sconfitti in quel modo, anche se sconfitti non sono. Devono comunque essere orgogliosi di quello che han fatto, come lo furono i miei ragazzi che arrivarono alle finali per il titolo, quindici anni fa.
Tornando all'Europa: la preparazione necessaria può danneggiare l'andamento della stagione in campionato?
Il riferimento, lo so, è proprio al mio Torino 2002-2003, che finì con la retrocessione. Ma in quella stagione successero varie cose, e non mi riferisco solo al mio esonero in ottobre o ai contini cambi in panchina che ne seguirono. La preparazione può essere portata avanti in modo adeguato ma sicuramente non può essere la stessa che si programma per una stagione senza le coppe; esiste quella giusta e adeguata, ma non è uguale alla solita, è diversa.
Come le sembra si stia comportando, sul mercato, la società granata?
Mi hanno parlato molto bene di Josef Martinez, e in generale mi sembra che il Torino si stia muovendo in fretta; il che è positivo sempre, ma diventa praticamente un obbligo quando la preparazione viene anticipata causa preliminari di coppa, appunto. Ma proprio l'Europa può essere la molla che farà accettare più volentieri la proposta granata ad alcuni calciatori.
Per finire, stasera inizia il Mondiale, e il Toro ha portato tre suoi giocatori in Brasile: da chi si aspetta di più?
Beh, da Cerci e Immobile tutti si aspettano tanto; sono sempre sotto i riflettori, il che è una posizione scomoda perchè si è più esposti al rischio di deludere. Ma io mi aspetto tanto da Darmian, la cui convocazione mi fa un piacere particolare: la meritava tantissima, la sua continuità di rendimento mi ha impressionato, così come la sua serietà. Bravo Prandelli a convocarlo, e bravo Ventura ad averci lavorato bene. E bravo lui, ovviamente...
A ripensarci oggi, fa imrpessione leggere di Reina in porta, difensori come Belletti e Arruabarrena, e tanti altri giocatori fino a Martin Palermo di punta. Forse con un po' di incoscienza ci imponemmo per 2 a 0 all'andata, per poi subire lo stesso trattamento in trasferta e finire eliminati ai rigori.
I rigori che, storicamente, portano una jella tremenda al Toro: ultimo esempio, ieri sera...
Mi è spiaciuto moltissimo vedere i ragazzi di Longo sconfitti in quel modo, anche se sconfitti non sono. Devono comunque essere orgogliosi di quello che han fatto, come lo furono i miei ragazzi che arrivarono alle finali per il titolo, quindici anni fa.
Tornando all'Europa: la preparazione necessaria può danneggiare l'andamento della stagione in campionato?
Il riferimento, lo so, è proprio al mio Torino 2002-2003, che finì con la retrocessione. Ma in quella stagione successero varie cose, e non mi riferisco solo al mio esonero in ottobre o ai contini cambi in panchina che ne seguirono. La preparazione può essere portata avanti in modo adeguato ma sicuramente non può essere la stessa che si programma per una stagione senza le coppe; esiste quella giusta e adeguata, ma non è uguale alla solita, è diversa.
Come le sembra si stia comportando, sul mercato, la società granata?
Mi hanno parlato molto bene di Josef Martinez, e in generale mi sembra che il Torino si stia muovendo in fretta; il che è positivo sempre, ma diventa praticamente un obbligo quando la preparazione viene anticipata causa preliminari di coppa, appunto. Ma proprio l'Europa può essere la molla che farà accettare più volentieri la proposta granata ad alcuni calciatori.
Per finire, stasera inizia il Mondiale, e il Toro ha portato tre suoi giocatori in Brasile: da chi si aspetta di più?
Beh, da Cerci e Immobile tutti si aspettano tanto; sono sempre sotto i riflettori, il che è una posizione scomoda perchè si è più esposti al rischio di deludere. Ma io mi aspetto tanto da Darmian, la cui convocazione mi fa un piacere particolare: la meritava tantissima, la sua continuità di rendimento mi ha impressionato, così come la sua serietà. Bravo Prandelli a convocarlo, e bravo Ventura ad averci lavorato bene. E bravo lui, ovviamente...