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  • Il Bayer ha messo le ali: Frimpong e Grimaldo, che rimpianti per la Serie A

    Il Bayer ha messo le ali: Frimpong e Grimaldo, che rimpianti per la Serie A

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    Tutto diventa più facile quando una squadra è ben allenata e, attraverso l’organizzazione collettiva, riesce a mettere in evidenza le qualità dei singoli. Ma sul talento di calciatori come Alejandro Grimaldo dubbi ce ne sono stati sempre pochi: quelli che semmai era più legittimo nutrire su una tenuta fisica che è stata minata dai gravi infortuni accusati nei primi anni della sua carriera, quando il potenziale del canterano del Barcellona appariva già enorme. La scorsa estate, dopo 7 anni di apprendistato e di crescita costante con la maglia del Benfica, si liberava a costo zero ed è piuttosto singolare che sia stata una formazione che non disputa nemmeno la Champions League come il Bayer Leverkusen ad assicurarsi le prestazioni di uno dei migliori esterni mancini in Europa. Tanti club italiani lo hanno seguito da vicino nel corso delle ultime stagioni, ma nessuna ha realmente affondato il colpo: una decisione che fra qualche settimana potrebbe assumere la sembianze del rimpianto.

    INTER-JUVE, GRIMALDO ERA UN OBIETTIVO

    CHE NUMERI - La macchina perfetta costruita da Xabi Alonso ha prodotto sin qui numeri clamorosi per una squadra che soltanto fino a poco tempo fa poteva coltivare come ambizione massima quella di concorrere per un piazzamento Champions. Dopo 16 partite ufficiali tra Bundesliga, Coppa di Germania ed Europa League - con un bilancio di 15 vittorie ed un pari col Bayern - a Leverkusen si prova ad alzare il tiro e a pensare più in grande. La scelta di puntare su un allenatore giovane, ambizioso e con idee di calcio molto all’avanguardia si è sposata alla perfezione con la filosofia di una società che nel tempo ha saputo attirare, plasmare o rilanciare alcuni dei migliori prospetti in giro per l’Europa per poi rivenderli a cifre molto importanti (gli 80 milioni incassati dall’Aston Villa per la coppia Bailey-Diaby sono lì a dimostrarlo). L’elenco delle intuizioni alla base del grande avvio di stagione è lungo - da Kossounou a Hincapié, passando per Adli e Boniface - ma è sugli esterni che le Aspirine hanno fatto la differenza, pescando due giocatori perfetti per il sistema di gioco di Xabi Alonso e oggi sulla bocca di tutti. Frimpong e Grimaldo.

    GRIMALDO E IL RETROSCENA SUL MILAN


    COME DUE ALI - Se il primo (5 gol tra campionato e coppe) aveva già avuto la sua vetrina al Celtic e gli 11 milioni di euro messi sul piatto rappresentano una scommessa tutt’altro che a basso costo ma destinata ad essere vinta a mani basse, l’approdo a zero dello spagnolo classe ‘98 è il vero capolavoro. 7 reti e 5 assist nelle prime 12 presenze ufficiali sono il bollino di qualità su un’operazione che in Italia dovrebbe far mangiare le mani a più di qualcuno. Napoli, Inter, Juve e Milan: è agli atti che tutte quante lo hanno cercato in epoche diverse, sia quando il prezzo era meno abbordabile (il Benfica aveva inserito una clausola rescissoria da 40 milioni di euro) sia quando si è palesata l’opportunità di sostenere una spesa solo per ingaggio e costi di commissione. I rossoneri lo hanno valutato come ipotesi di vice Hernandez, ma il calciatore spagnolo, rischiando di vedersi preclusi degli spazi, ha preferito guardare altrove; Inter e Juve, le più attente nei mesi scorsi, hanno fatto scelte differenti ed il tempo dirà se saranno state corrette o meno. Resta il fatto che nella macchina da gol di nome Bayer (48 dopo appena un quarto di stagione) brilla pure la stella di Alejandro Grimaldo: a Leverkusen sì che sanno come fare gli affari.
     

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