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Il 3-5-2 e la ricerca della perfezione: la Serie A ha scoperto Vanoli, l'allievo di Conte che fa sognare il Torino
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VERONA-TORINO 2-3: LA CRONACA
LA GAVETTA PRIMA DELLA A - È all’esordio in Serie A e ci è arrivato dopo tanta gavetta: la sua carriera da allenatore è iniziata lontana dagli stessi di Serie A ma a Domegliara, una piccola frazione di 4.000 anime nella provincia di Verona: nel 2007 prese la squadra in corso e la portò a vincere il campionato di Eccellenza conquistando una storica promozione in D. Poi la trafila nelle nazionali giovanili, prima come collaboratore di Daniele Zoratto con l'Italia Under 16 e Under 17, poi da ct. Ha lavorato nello staff di Gian Piero Ventura in Nazionale, è poi entrato in quello di Antonio Conte lavorando con lui al Chelsea e all'Inter prima di prendere la propria strada: qualche mese in Russia dove alla guida dello Spartak Mosca, con cui ha vinto la Coppa nazionale prima di tornare in Italia al momento dello scoppio della guerra in Ucraina. E in Italia è arrivata la chiamata del Venezia, che in un anno e mezzo ha portato in Serie A. Infine è arrivato il Torino.
I SEGRETI DI CONTE - Tutte queste esperienze, anche da collaboratore, gli hanno permesso di crescere come allenatore. Da Conte ha “rubato” i segreti per il suo 3-5-2 con cui il Torino sta stupendo in questo avvio di stagione e con il tecnico del Napoli condivide anche una cultura del lavoro quasi maniacale, nel senso positivo del termine. Non lascia nulla al caso, Vanoli, è un perfezionista, un martello durante gli allenamenti, fa provare e riprovare i movimenti ai suoi giocatori e prima di una seduta li tiene anche ore in sala riunioni per mostrare attraverso i video gli errori commessi e trovare soluzioni. E se ora può sognare e far sognare i tifosi e perché in questi mesi è riuscito a costruire una base solida da cui il Torino ha saputo partire.
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