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  • IFAB, l'espulsione a tempo per chi protesta è una stupidaggine

    IFAB, l'espulsione a tempo per chi protesta è una stupidaggine

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Non si tratta di essere retrogradi o conservatori. Ma l'ultima pensata dell'IFAB (l'organo deputato ad introdurre nuove regole nel calcio), ovvero di istituire l'espulsione a tempo per i calciatori che protestano, è un'autentica stupidaggine. Se uno protesta è giusto che venga ammonito. Se eccede, come capitato nell'ultima di campionato a Giroud, è giusto che venga espulso. Massima colpa, massima pena. Non esistono vie di mezzo. Anzi, se si vogliono davvero stroncare o ridurre le proteste, è necessario che a pagare sia l'interessato e la squadra per la quale milita. 

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    Ora, si dice, nel rugby e nei campionati giovanili inglesi l'espulsione a tempo funziona. Non ho dubbi. Purtroppo sia il rugby, sia il calcio inglese sono di un'altra cultura rispetto ai campionati italiani. Ovviamente non sto parlando solo della serie A, ma soprattutto di quei campetti di periferia dove gli arbitri non vengono presi solo a male parole, ma anche a schiaffi e pugni se non di peggio. Mi spiace, ma in questi casi che, neanche a dirlo, sono i più gravi, la deterrenza deve essere massima. Quindi per chi protesta o offende o minaccia, più gialli, più rossi e più squalifiche. Altro che dieci minuti in panchina in attesa che l'espulsione scada. 

    Più in generale, e propriamente in questo momento storico, sono contrario a tutto ciò che voglia rendere il calcio sempre meno calcio e sempre più anodino. Già il Var lo ha alienato rispetto a quel che è la sostanza (il fuorigioco di un palmo o le infrazioni che non possono essere rilevate perché lo vieta il protocollo, ovvero il regolamento del regolamento). Se adesso ci mettiamo anche ad annacquare le punizioni, otterremo solo il surrogato di un prodotto già adulterato. 

     

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