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Icardi sarà un problema per l'Inter soltanto se e quando andrà via
Il bomber argentino ha firmato quasi la metà dei gol segnati da tutta la squadra in questo campionato: 24 su 50. Cinquanta come Roma e Sampdoria, meno di Lazio (75), Juventus (74) e Napoli (66). Eppure l'Inter ha effettuato 464 tiri in totale: più di Juve (460) e Lazio (452). Che quindi hanno una migliore percentuale realizzativa (21%) dei nerazzurri: 13%. Icardi ha segnato un gol ogni 97 minuti giocati e tutti da dentro l'area di rigore (18 di destro, 3 di sinistro e 3 di testa), con 45 tiri in porta e 69 conclusioni totali con una percentuale di realizzazione del 35%.
L'Inter ha mandato in rete 10 calciatori (in Serie A ha fatto peggio solo il Cagliari con 9) e ha segnato 3 volte da fuori area: ha fatto peggio solo il Verona con 2. Perisic ha fatto la sua parte con 9 reti, in questo campionato manca l'apporto realizzativo di Candreva, ancora a secco. In prospettiva futura la società ha investito su Lautaro Martinez in attacco e dovrà fare lo stesso a centrocampo, cercando almeno un elemento con più gol nelle gambe dei vari Brozovic, Vecino, Borja Valero, Gagliardini e Rafinha. Non a caso nello scorso mercato estivo il ds Ausilio aveva cercato uno tra Vidal e Nainggolan.
Icardi è una soluzione al problema del gol, non la causa. Se l'Inter lo venderà, lo farà per motivi di bilancio e per finanziare la prossima campagna acquisti, non per ragioni tecnico-tattiche. Anche perché sul mercato non è facile trovare un altro centravanti così prolifico. L'Inter farebbe fatica a trovare un nuovo bomber, invece Icardi non farebbe fatica a trovarsi un'altra squadra. Almeno in teoria, poi nel calcio può sempre succedere tutto e il contrario di tutto: anche vedere Juan Jesus annullare Messi...
@CriGiudici