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Icardi-Banega, l'Inter balla il tango
RISORGE BANEGA - E se per Icardi prove di questo genere non sono una novità, lo sono eccome per l’ex Siviglia, che finora aveva trascorso nell’ombra la prima stagione da nerazzurro. Ma lo squillo di Cagliari (un gol e un assist) non ha lasciato indifferente Stefano Pioli, bravo a misurare il polso del fantasista e a riproporlo nuovamente in campo, anche contro una squadra solitamente dinamica come l’Atalanta. Il numero 19 brilla di luce propria: contrasta, riparte, apre il gioco con cambi di fronte da 50 metri. E poi, come se non bastasse, vede la porta per ben tre volte. Un timbro che certifica la ritrovata vena di Ever Banega, che non poteva essersi trasformato da campione a brocco nel giro di così pochi mesi.
A RITMO DI TANGO - Sorride Pioli, che oltre ai cori della curva e alla risposta positiva di Banega, incassa anche la tripletta di Icardi. Una prestazione totale quella del capitano nerazzurro, che ammazza la partita con una tripletta in 26’ di gioco. Mai nessuno con questi colori aveva messo a segno tre gol in così poco tempo dai tempi di Lorenzi nell’ottobre del 1947. Un gol di rapina, un altro su rigore, da lui procurato, e l’ultimo di testa: al Meazza, il bomber argentino, mostra tutto il campionario, che Bauza continua ad ignorare. Intanto l’Inter di Pioli funziona, batte l’Atalanta senza mai soffrire, disegnando sul prato del Meazza passi di danza. Passi di Tango che portano la firma di Icardi e Banega.