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    Ibra: 'Torneremo in vetta, per sei mesi interisti in silenzio. Lukaku il benvenuto. Polemiche? A Berlusconi dico...'

    Ibra: 'Torneremo in vetta, per sei mesi interisti in silenzio. Lukaku il benvenuto. Polemiche? A Berlusconi dico...'

    Nel corso della conferenza stampa in vista della prima serata del Festival di Sanremo, Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato: "Amadeus mi ha detto di non preoccuparmi ma di stare tranquillo, devo essere me stesso". 

    SULL'INFORTUNIO - "Il programma è sempre uguale, sono stato sfortunato ad avere una piccola lesione, ma non cambia niente per il programma del Festival. Movimenti? Posso fare tutto, non c'è problema, dipende da Amadeus".

    SULLA POLEMICA CON LEBRON - "Razzismo e politica sono due cose diverse. Gli atleti uniscono il mondo, la politica lo divide. Il mio sport raccoglie atleti da tutti i luoghi, non c'entra da dove arrivano, sono tutti benvenuti. Facciamo ciò che facciamo per unire, non facciamo altro, altrimenti facciamo politica. Questo era il mio messaggio: gli atleti facciano gli atleti, i politici facciano i politici". 

    SULLA DISTRAZIONE DEL FESTIVAL - "Non ci penso, chi mi conosce sa che sono un professionista. Gli altri mi devono vedere come un esempio, quando gioco a calcio sono molto concentrato. Il mio obiettivo è aiutare il Milan, vengo qui per restituire all'Italia ciò che mi ha dato, non solo nel calcio. E' arrivata questa opportunità, ho chiesto cosa fosse il Festival e mi hanno detto che è la cosa più grande in Italia".

    COSA GLI HA DETTO AMADEUS - "Amadeus mi ha chiamato per spaccare ogni record. E io mi presento qui, ci divertiamo".

    SU LUKAKU - "Trovarci qui per fare pace? Sarebbe il benvenuto. Non ci sono problemi personali, ciò che succede in campo resta in campo. Se vuole venire, è il benvenuto". 

    SUGLI INTERISTI AMADEUS E FIORELLO - "So che sono interisti, lo ripetono ogni 5 minuti e confermano che sono primi in classifica, ma nei primi sei mesi non li ho sentiti parlare. Ci riprenderemo il primo posto".

    SU IO VAGABONDO - "Andrò sul palco, non so come andrà. Speriamo che Mihajlovic non sappia cantare, così siamo sullo stesso livello". 

    SUL FESTIVAL - "Non penso al secondo o terzo giorno. Vediamo se so ballare, ballo meglio in campo". 

    SULLA FAMIGLIA - "Non so se mi guarderanno, ma penso di sì. In Svezia abbiamo un festival simile, ma dopo questa settimana sapranno cos'è Sanremo perché mi presento io". 

    SUL MESSAGGIO SOCIALE - "Sto facendo di tutto per mandare il messaggio che tutto è possibile, non solo nel calcio. Sto lavorando per essere un esempio, ma cerco di essere me stesso. Poi sbagliamo, è normale, ma si impara. Questa è la mia filosofia". 

    SULLA PLAYLIST IN ALLENAMENTO - "E' un mix, dipende dal mood in cui sono, dipende dall'allenamento. Ascolto reggae, house, hip-hop, ma anche slavo, italiano e svedese". 

    SULLE PAROLE DI BERLUSCONI - "Secondo me mi dava l'ok, sono sicuro. Ho bel rapporto con lui, mi vuole bene anche se mi ha mandato a Parigi senza il mio permesso".

    SUL COMPENSO DI SANREMO - "I soldi non sono importanti, le cose si fanno perché le vuoi fare. Vengo qui con il cuore per fare vedere che sono riconoscente con l'Italia". 

    SUL FUTURO DA ATTORE - "A Los Angeles ero vicino ad Hollywood, poi sono venuto al Milan. Sono curioso, è un altro mondo. Quando fai iniziative con gli sponsor ti senti un po' attore, è un mondo in cui voglio entrare per capire se posso fare come il calcio". 



     

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