Ibra, 5 sere a Sanremo mentre il Milan si gioca lo scudetto: c'è qualcosa che non va
Amadeus ha detto: “Ibra ci sarà tutte e cinque le sere e non salterà nessuna partita del Milan, nonostante io da interista ci abbia provato in tutti i modi”. E tutti a ridere a crepapelle, ovviamente, e a lustrarsi gli occhi: quanto è bravo questo calciatore che non rinuncia nemmeno a una partita benché debba andare a Sanremo. Alt, fermiamoci qui.
Ibrahimovic è un professionista (peraltro sempre esemplare) al quale il Milan dà 7 milioni di euro netti a stagione. La sua squadra, anche grazie a lui, è in lotta per lo scudetto e all’inizio di marzo giocherà due partite presumibilmente fondamentali: mercoledì 3 marzo a San Siro contro l’Udinese, orario da stabilire (c’è chi indica le 18); domenica 7 a Verona, inizio alle 15. Il Festival di Sanremo comincerà martedì 2 marzo e si concluderà sabato 6. Non cominciate anche voi a credere che ci sia qualcosa che non va?
Immaginiamo la settimana di Ibra. Martedì 2: allenamento Milanello e via a Sanremo, con ritorno a Milano nella notte. Mercoledì 3: partita di campionato con l’Udinese e via a Sanremo (con ritorno a Milano, ovviamente). Giovedì 4 e Venerdì 5: su e giù, allenamento e Festival, allenamento e Festival. Sabato 6: rifinitura a Milanello, finale del Festival, viaggio per Verona nella notte. Domenica 7, dopo qualche ora di sono: partita di campionato.
Solo a immaginarla, una settimana così, se ne esce distrutti. Come può pensare di viverla un professionista del calcio, per di più a 39 anni? La società ha messo le mani avanti, o almeno ci ha provato, con un comunicato: “Il Milan comunica che era già stato informato dal giocatore della partecipazione, frutto di un accordo contestuale alla firma del nuovo contratto con il Milan e conferma che Ibrahimovic rispetterà tutti gli impegni richiesti dal club, come ha sempre fatto dimostrando assoluta professionalità”. Sa tanto di excusatio non petita, o comunque dà la sensazione di un club completamente nelle mani del suo campione il quale è libero di fare ciò che vuole. Ma almeno non si parli di professionalità.
Rileggendo l’Ibra-calendario dal 2 al 7 marzo, ci viene il sospetto che quel burlone di Amadeus abbia preso in giro tutti. Zlatan a Sanremo ci sarà, ma con una sagoma, magari con un video, meglio se registrato e non live perché a una certa ora i professionisti vanno a letto. Massì, non può che essere così. Figuriamoci se gli viene in mente di andare su e giù tra Milanello e Sanremo: impossibile. O no?
@steagresti