Iago, Carmona & co: i canterani forti non giocano in Italia!
Tutti abbiamo negli occhi il 4 a 0 rifilato al Bate Borisov dalla squadra di riserva del Barcellona nell'ultimo turno della Champions League. Impressionante, soprattutto per i movimenti mostrati dai giovani canterani azulgrana. Tutti fenomeni? Forse no, perchè il sistema di gioco di Guardiola è tale da esaltare anche le individualità meno spiccate. Questi giocatori andrebbero testati in altri contesti prima di bollarli come craque mondiali.
L'esportazione del modello catalano/spagnolo è complicato, come dimostra l'esperienza romana di Luis Enrique e quindi anche l'acquisto di 'canterani' più o meno promettenti e' da valutare con enorme attenzione da parte dei club italiani. Inoltre, i precedenti recenti, non sono particolarmente incoraggianti: Iago Falque, Mauro Icardi, Keko e Adria Carmona Perez.
Iago Falque: centrocampista mancino classe 1990. E' ancora dela Juve ed ora gioca nella squadra riserve del Tottenham Hotspur. Dopo gli anni d'oro nella cantera del Barcellona ha fallito la stagione a Bari, mentre l'anno scorso nella squadra B del Villarreal si è fatto rispettare (37 pres. e 11 gol), ma giocava in Segunda Division
Adria Carmona Perez: Esterno mancino 19enne preso svincolato la scorsa estate dal Milan. Fisico minuto, qualche buona partita con la Primavera e un buon curriculum con le nazionali giovanili iberiche. Lascerà il segno?
Mauro Icardi: Ha appena 18 anni, è nato a Rosario come Messi ed è stato allevato dal Barcellona come La Pulga. Le analogie potrebbero finire qui, anche se con la Primavera della Samp il turbolento italo-argentino ha fatto già un paio di gol. In prima squadra è chiuso da frombolieri di razza e con l'obbligo del salto di categoria nessuno rischia un 18enne in cadetteria, speriamo non faccia la fine di Forestieri...
Sergio Gontàn Gallardo “Keko”: l'Atletico Madrid l'ha lasciato partire dopo alcune esperienze in prestito non particolarmente brillanti (Valladolid, Cartagena, e Girona). Meglio con la casacca della Spagna, ha tecnica, rapidità e la fama di indisciplinato. Lo voleva l'Arsenal, è finito a Catania e dopo un inizio d'annata non memorabile potrebbe andare in prestito alla Nocerina per farsi le ossa. Tutti si fidano del fiuto di Lo Monaco, ma Keko resta per molti un punto interrogativo