HANDANOVIC (Inter) 8: dopo l’ottima prova coi piedi in Supercoppa, torna a farsi notare per l’uso dei guantoni in campionato. Le parate su Pessina e Muriel salvano l’Inter.

SINGO (Torino) 7,5: air Singo vola in cielo e segna un altro gol su cross di Vojvoda, come domenica scorsa. E sono 3 al momento: vediamo a quanto arriva a fine stagione.

DEMIRAL (Atalanta) 6,5: tra il turco e la Dea non è stato amore a prima vista. Ma è una relazione che sta crescendo a furia di anticipi, randellate e incitamenti al pubblico.

PALOMINO (Atalanta) 6,5: la macchiolina della prestazione è il giallo nel finale, però questo è del mestiere, certo che lo è! Rimette in gabbia il leone Sanchez.

BIRAGHI (Fiorentina) 8: segna due gol su punizione nella stessa partita (e contro Sirigu, non certo l’ultimo dei portieri). Non succedeva dal 2017, dalla doppietta di Verdi contro il Crotone.

TORREIRA (Fiorentina) 7,5: ruba a Sturaro il pallone che porta al 2 a 0, poi di capoccia  mette il timbro sulla pratica segnando il 6 a 0. Motorino ZX.

BARAK (Verona) 8: tripletta e assist contro il Sassuolo. C’è il famoso gol di tibia (rimpallo assurdo in area piccola) ma anche il tocco sotto delizioso nei minuti di recupero. Da angelo biondo.

AGUDELO (Spezia) 7: forse meritava anche il mezzo voto in più, per come ha spaccato la partita. Se è vero che Milan-Spezia si può dividere in un prima e un dopo l’errore arbitrale di Serra, bisogna anche ricordare lo spartiacque Agudelo. Dopo il gol segnato, ha sradicato palla a Kalulu nell’azione del 2 a 1 finale.

LOZANO (Napoli) 8: si sdebita del rosso di Coppa con un’importantissima e decisiva doppietta al Bologna. Sale a 4 reti in 20 presenze e tiene vivo il Napoli nella corsa scudetto.

IMMOBILE (Lazio) 8: in un modo o nell’altro Ciro è sempre in lizza per il titolo di capocannoniere. Stavolta ne fa due alla Salernitana.

NANI (Venezia) 8: colpo di fulmine al Pier Luigi Penzo. Non un gol, è bastato un assist.

T. MOTTA (Spezia) 7: tutti, almeno una volta nella vita, hanno sottovalutato Thiago Motta. Prima da giocatore, ora da allenatore. Lo Spezia col Milan è stato brillante, a tratti elettrico.