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    Fiorentina, le pagelle di CM: Biraghi da impazzire, Vlahovic odi et amo. E’ una festa generale

    Fiorentina, le pagelle di CM: Biraghi da impazzire, Vlahovic odi et amo. E’ una festa generale

    • Federico Targetti, inviato al Franchi
    Fiorentina-Genoa 6-0
     
    Terracciano 6: Praticamente inoperoso, l’unica parata notevole la fa su Destro che però era in fuorigioco. La sua conferma in campionato vale tantissimo nel dualismo con Dragowski, che a questo punto va considerato una riserva. Dà un senso alla sua presenza in campo chiudendo una bella iniziativa di Ekuban all’inizio del secondo tempo.
     
    Odriozola 7: Le catene della Fiorentina stasera sembravano quelle del Real Madrid, e forse non è un caso: la prova del terzino basco è stata galactica. Tambureggiante in sovrapposizione su Gonzalez, mai in difficoltà in difesa perché il Genoa di fatto non schiera ali, segna il primo gol in maglia viola accompagnando l’azione in maniera perfetta
     
    Milenkovic 6,5: Bene in copertura su Destro dopo 7 minuti, poi è accademia. Prova addirittura da casa sua, pallone ribattuto ma applausi a scena aperta del pubblico presente. Poi non si vede più, ma non per demerito suo. E’ che non serve che si faccia vedere in nessuna delle successive occasioni.
     
    Igor 6: Qualche problema con la rapidità di Yeboah, ma è una partita fin troppo semplice perché Milenkovic non chiuda quel piccolo spazio dopo pochi minuti. Ordinaria amministrazione, poi, finché non entra Ekuban che lo costringe a rialzare il livello dell’attenzione.
     
    Biraghi 8: U Biraggir è ormai marchio registrato. Seconda e terza punizione di fila con gol, anche se a Napoli non aveva trasformato direttamente, un momento di forma meraviglioso per il capitano viola, che ufficiosamente ha pure sfornato l’assist per Bonaventura. Peccato che non verrà calcolato per via della prima respinta di Sirigu. Ma è una serata da incorniciare, per lui come per la Firenze del pallone.   
     
    Dal 25’ s.t. Terzic 6: E come vuoi fare a giocare con un Biraghi così… Giusto quando viene squalificato o si infortuna. Lui comunque non fa una piega e gioca in modo diligente.
     
    Bonaventura 7,5: Vede Genoa e segna. All’andata ha chiuso un match spigoloso, stasera è fin troppo semplice, solo soletto al centro dell’area di rigore. La squadra sta cominciando a seguire i suoi predicati, che l’anno scorso andavano sempre persi nel deserto. Grandangolare il lancio che pesca Vlahovic per il quarto gol della serata.
     
    Dal 25’ s.t. Duncan 6: Entra a partita ampiamente chiusa, partecipa alla festa con una prova di sostanza.
     
    Torreira 7,5: Prima delle ufficiali si vociferava che potesse rifiatare, ma l’uruguayano è troppo importante per Italiano che lo spreme fino in fondo, ottenendo tocchi intelligenti e mai banali, per lo più di prima intenzione: il gioco viola è velocissimo, anche perché questo Genoa non fa nulla per rallentarlo. Impegna Sirigu da lontano, quindi conduce l’azione che genera il gol di Bonaventura. Poi segna di testa, ed è l’apoteosi totale. Gioco, partita, incontro.
     
    Dal 35’ s.t. Pulgar 6: Ritorno in campo dopo la ricaduta patita in Coppa italia, dovrà sudare le proverbiali sette camicie per ritagliarsi un po’ di spazio su Torreira.
     
    Maleh 7: La volée con cui prova il gol dal vertice sinistro dell’area è sintomo di grande fiducia nei propri mezzi, ma sarebbe venuto giù lo stadio se quella rovesciata al 23’ fosse entrata in porta. Colpi di gran classe, se questo è il vero Maleh Duncan e Castrovilli non vedono più il campo. Al 19’ della ripresa fa uno scatto incredibile, sul 4-0, per tenere vivo e giocare un pallone sbagliato di Saponara. Riempie gli occhi.
     
    Gonzalez 6,5: Ispirato, Calafiori ci capisce poco e nulla nelle primissime azioni di gioco. Non male anche quando si accentra, è suo il filtrante per Vlahovic nell’azione del gol di Odriozola. Apparecchia per l’acrobazia di Maleh, non fa “bonus” ma riscatta la brutta prova di Torino (e quella rabona inguardabile) con giocate utili alla squadra.
     
    Dal 25’ s.t. Ikoné 7: Potrebbe essere la partita giusta per sbloccarsi, ma lui preferisce dichiaratamente l’assist e si supera facendo segnare Torreira di testa con un cross da applausi, teso e preciso. Bastava farsi colpire da quel pallone. C’est fantastique. E per poco non fa il bis per Vlahovic.
     
    Vlahovic 6,5: Il rigore con il cucchiaio è così: se segni sei un dio, se sbagli sei uno sconsiderato. Se avesse tirato il suo solito rigore aprendo il piatto sinistro, avrebbe segnato per l’ennesima volta. E invece Immobile non è superato, ma solo raggiunto grazie ad un pallonetto (ironia della sorte) nella ripresa. Aveva dato un buon segnale già in occasione del gol di Odriozola con un bel taglio, quando segna poi chiede scusa ai suoi tifosi per la leggerezza sul rigore.
     
    Saponara 6,5: Parte subito con un’apertura panoramica che scalda i 5000 presenti al Franchi, poi va un po’ calando ma è sempre molto elegante senza perdere di vista l’efficacia nelle giocate. Nella ripresa ha tutto lo spazio che gli serve, ma non infierisce su una delle sue ex squadre.
     
    Dal 25’ s.t. Callejon 6: Un gettone in più per lo spagnolo, che si avvia verso un periodo complicato con così tanta scelta sugli esterni.
     
    All. Italiano 7: Segnano un po’ tutti tranne il suo centravanti nel primo tempo: solo pochi giorni fa aveva stimolato esterni e mezzali su questo aspetto, può ritenersi molto soddisfatto. Poi arriva anche il sigillo del giocatore che lui vorrebbe tenere fino alla fine del campionato, e la Fiorentina chiude un bel match di tennis con i giocatori più rappresentativi tutti in gol. La sua Fiorentina banchetta sulla carcassa del Genoa senza una guida stabile, prima della sosta c’è un Cagliari in condizioni decenti per testare la tenuta di questo gruppo e proiettarsi allo scontro diretto con la Lazio all’inizio di febbraio.
     

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