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I ricatti di Putin e gli azzardi di Zelensky spingono l’umanità sull’orlo del baratro
Sull’altro fronte lo zar Vladimir Putin sembra ignorare tutto ciò che arriva dal palazzo presidenziale di Kiev e preferisce concentrare la sua attenzione sulle mosse dell’Occidente e, in particolare, su quelle dell’ Europa stilando ufficialmente l’elenco dei Paesi ostili, tra i quali anche l’Italia, e minacciandoli con l’arma del ricatto energetico o agro alimentare. Intanto dai cieli delle maggiori città ucraine piovono bombe. I corridoi umanitari in realtà si stanno trasformando in tunnel della morte. I colloqui per tentare di trovare una soluzione tra le parti si risolvono in inutili sceneggiate. A chiudere questo spettrale concerto si sente la voce del presidente francese Macron dire che il peggio deve ancora venire.
Commentare con un minimo di serenità ciò che sta accadendo e soprattutto azzardare su come e su quando andrà a concludersi questa drammatica vicenda, della quale l’umanità uscita con le ossa rotte e con la mente traumatizzata dal Covid, non aveva bisogno diventa ogni giorno più complicato. In compenso a crescere nella gente è una paura che potrebbe anche trasformarsi in terrore semmai i proclami di Putin e le previsioni apocalittiche di Zelensky dovessero trasformarsi da parole deliranti a fatti concreti. Coloro che avrebbero la possibilità di mediare, a livello teorico, ce la stanno mettendo tutta. Naturalmente ciascuno di questi attori internazionali si muove operando il proprio distinguo a seconda dei suoi interessi socio economici. E probabilmente anche in virtù di questa linea non esattamente omogenea il dittatore russo e il suo omologo ucraino trovano gli spazi per dire e per agire. Il mondo osserva con il fiato sospeso.
L’Europa comincia ad agitarsi. Crescono le vendite di stufe a legna e a carbone. Diminuiscono gli investimenti immobiliari. Il valore dell’oro segnala sul mercato impennate mai viste. I titoli bancari crollano in Borsa. La Svizzera e l’Olanda stanno pensando di mettere in commercio nelle farmacie le pillole allo iodio contro gli effetti della sindrome nucleare. Dio non voglia che dalla mascherine sanitarie si debba passare a quelle antigas. Di certo siamo sull’orlo del baratro e qualcuno spinge per farci cadere nel vuoto.