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    I punti fermi, le incognite Theo e Leao e i possibili innesti: come l'arrivo di Allegri può cambiare il Milan

    I punti fermi, le incognite Theo e Leao e i possibili innesti: come l'arrivo di Allegri può cambiare il Milan

    • Gabriele Stragapede
    Non c’è più tempo per il Milan. L’avventura di Sergio Conceicao sulla panchina rossonera è agli sgoccioli e, come riscontrato da Calciomercato.com, c’è solo da comprendere se l’addio arriverà a giugno (com’è previsto, vista la sempre più remota possibilità di qualificarsi alla prossima Champions League) o stagione in corso, in caso di nuovi risultati negativi, partendo dalla sfida odierna di Lecce. E chi sarà il successore del tecnico portoghese? Il candidato numero uno è Massimiliano Allegri, visto come l’uomo giusto per riportare il Milan dove la società desidera essere ogni anno. Ma se sarà proprio l’ex tecnico della Juventus il prossimo allenatore dei rossoneri, al di là dei risvolti tattici (tanti i moduli da utilizzare: dal 3-4-3 al 4-2-3-1, passando al 3-5-2 e al 4-3-3) come può prendere forma la rosa del futuro del club di Via Aldo Rossi? Quali sono i giocatori adatti al calcio di Allegri?

    Il quesito è quello: gli attuali calciatori in seno alla rosa meneghina sono funzionali allo stile e alla filosofia del tecnico livornese? La verità è nel mezzo, come sempre. Con qualche ritocco in sede di mercato estivo, Allegri potrebbe avere a disposizione un organico che rispecchia le modalità con le quali vede, sente e vive il calcio. In ogni caso, a scorrere la rosa rossonera, si possono già trovare dei calciatori che rispecchierebbero le sue idee.

    Partiamo dalla retroguardia: non si discutono le qualità tecniche di Mike Maignan, ma chiaramente le ultime prestazioni sottotono e i vari errori commessi durante le recenti sfide hanno messo in dubbio una sua permanenza anche nel Milan che sarà. Ma poniamo un accento sulla questione: Allegri sarebbe a conoscenza che di estremi difensori di questo livello ce ne sono pochi in Europa. Al tecnico piacciono i leader, i giocatori di personalità e il francese ne ha da vendere. Con Allegri potrebbe vedere le sue quotazioni rilanciarsi.

    Analizzando il pacchetto difensivo, ecco che la fame, la classe e il curriculum internazionale di Kyle Walker ne farebbero uno degli inamovibili del Milan di Allegri. L’inglese è un vincente e rispecchia i modi di fare e di pensare del livornese, abituato ad affidarsi in campo a calciatori con quest’esperienza. Affianco al britannico, l’aggressività di Pavlovic, la velocità di Tomori e le capacità di lettura e il carisma di Matteo Gabbia sarebbero i giusti fili da tessere per ingabbiare in una ragnatela gli attaccanti avversari. Ci sarebbe da lavorare, tre centrali così farebbero comodo ad Allegri. Qualche dubbio su Thiaw (considerando anche il non ritorno a Milano di Kalulu), con la sensazione che Allegri possa richiedere l’innesto di un altro difensore, anche se avere il tedesco permetterebbe all’ex Juventus di pensare di passare anche a una difesa a 3. Infine, la polivalenza di Terracciano può tornare utile, così come la leaddership e l’esperienza di Florenzi.

    Sulla fascia mancina, i primi veri dubbi: Jimenez ha dalla sua la giovane età e la duttilità tattica, mentre su Theo Hernandez rischia di non pesare il giudizio di Allegri, dato un addio che a giugno appare sempre più scontato. Dopo la complicata stagione vissuta, è difficile ipotizzare una permanenza in rossonero. Servirà un innesto a sinistra? Probabile.

    Passiamo alla zona mediana. In mezzo al campo, impossibile pensare di rinunciare alla fisicità, alla corsa e al dinamismo di Fofana. Il suo essere roccioso fa parte delle qualità che Allegri stima e di cui non si può fare a meno. Stesso discorso per Tijjani Reijnders, assoluto punto fermo (anche dal punto di vista contrattuale) del Milan che sarà, a prescindere di chi sarà il tecnico. La qualità dell’olandese è imprescindibile per costruire le trame del futuro a tinte rossonere. E gli altri? Musah deve alzare il tasso dal punto di vista della concentrazione, Bondo ha ancora tutto da dimostrare e deve ancor far vedere le sue caratteristiche, Loftus-Cheek non sta fornendo garanzie dal punto di vista fisico-atletico. Se i primi due potrebbero giocarsi una chance con Allegri, ecco che sull’inglese andrebbero fatte delle riflessioni più specifiche, considerando che ci potrà essere anche il rientro di Zeroli dal prestito semestrale al Monza.

    E in attacco? Alti e bassi sui quali ragionare. Pulisic è quel giocatore totale che può assumere qualunque posizione in ogni modulo ipotizzabile: destra, sinistra, al centro sulla trequarti, da seconda punta. Un punto fermo assoluto del Milan del futuro, anche eventualmente con Allegri. L’americano sarebbe il giusto rifornitore di palloni (insieme a Reijnders) per Gimenez, il cui promettente avvio in rossonero e l’importante investimento fatto a gennaio presuppone che l’attacco poggerà sulle sue spalle anche l’anno prossimo. Davanti, poi, Abraham non sarà confermato, mentre Jovic saluterà. Almeno un’altra prima punta sarà necessaria.

    Sulle ali di questo motore, martellanti dubbi. Sottil può essere un’ottima alternativa e la sua velocità può far comodo ad Allegri. Joao Felix rischia di vedere la sua parentesi a Milano concludersi a giugno, a meno di un’ultima parte di annata da giocatore fuori categoria, mentre Chukwueze potrebbe essere sacrificato sull’altare del mercato per un possibile rientro di Saelemaekers, la cui duttilità sarebbe un’arma potenzialmente enorme nelle mani da demiurgo di Allegri. E poi c’è lui, il gioiello: Allegri ha già dato dimostrazione di non guardare la carata d’identità e di saper investire tempo, risorse e fiducia nei suoi giovani, arrivando anche a vincere. Camarda vedrebbe il suo spazio e minutaggio in Prima Squadra aumentare a dismisura.

    Se sarà Allegri, in sostanza, almeno un centravanti, un difensore centrale, un terzino sinistro e un amato regista in mezzo al campo saranno da acquistare in estate per plasmare la formazione rossonera che dovrà ripartire. Il Milan si prepara al possibile ritorno di Massimiliano Allegri, favorito numero uno alla panchina rossonera targata 2025/26.

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    bred99
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    DONADONI solo DONADONI Basta pseudo allenatori isterici

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