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Dove può andare Allegri: da Inter e Milan alla Roma, aspetta una chiamata dall'Italia
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Era il 15 maggio del 2024 e si chiudeva il secondo ciclo in bianconero del tecnico livornese. In maniera brusca e accesa, perché gli eventi della notte di Roma (l'allontanamento di Cristiano Giuntoli dalla premiazione e il diverbio in sala stampa con il direttore di Tuttosport, Guido Vagiaco) portarono pochi giorni dopo all'esonero, ultimo atto di una frattura tra allenatore e dirigente che si trascinava da mesi. Il contratto fu poi risolto il 3 giugno seguente e da allora Max è libero. A più riprese è stato accostato a vari club, italiani e non, ma nulla è andato in porto.
L'attenzione al futuro di Allegri resta sempre massima, il suo nome è uno dei più suggestivi nel pool degli allenatori senza squadra e i movimenti della prossima estate possono spalancargli le porte per una nuova avventura: analizziamo le possibili soluzioni.
L'OCCASIONE ARABIA SAUDITA - Qualcuno in realtà di recente ha cercato di toglierlo dall'elenco dei tecnici disponibili. Lo scorso gennaio sembrava tutto fatto per l'approdo di Allegri in Arabia Saudita, con il tandem Gabriele Cioffi prima e Allegri poi destinati a subentrare Matthias Jaissle sulla panchina dell'Al-Ahli. Sul tavolo un contratto ricchissimo, almeno 50 milioni di euro per due stagioni, ma il club della Saudi Pro League ha poi deciso di dare fiducia all'allenatore tedesco e bloccato l'ingaggio di Cioffi e, di conseguenza, quello di Allegri.
LE PAROLE DI GALEONE - Nel calcio e nel mondo delle panchine in particolare non si può mai dire mai e anche di recente sono tornate a suonare le sirene arabe. Chi conosce bene il livornese, però, assicura che non avranno l'effetto sperato. Giovanni Galeone, mentore, amico ed ex alelnatore di Allegri, alla fine di gennaio a Kiss Kiss Napoli escludeva la possibilità di vedere Max nella Saudi Pro League, dando invece un indizio sul suo futuro: "Non andrà in Arabia, non credo. Il prossimo anno potrebbe essere di nuovo in Italia". L'ex allenatore della Juventus mette quindi in stand-by l'opzione saudita quindi e aspetta una chiamata dalla Serie A, ma da chi?
IDEA ROMA - Un altro indizio in questo senso lo ha dato lo stesso Galeone: "Per la Roma ci sono pochi allenatori di alto livello che Ranieri da dirigente potrebbe portare in giallorosso ed Allegri è uno di quelli". Effettivamente i giallorossi sono alla ricerca di un profilo di livello che possa raccogliere l'eredità di Sir Claudio, sempre più indirizzato a prendere un ruolo dirigenziale dalla prossima stagione. Allegri è nel pool dei nomi valutati per provare a dare uno slancio ulteriore al progetto, ma chiaramente ci sono dei dettagli da non trascurare e lo stipendio è uno di questi. Nel suo ultimo anno di contratto alla Juventus, Max percepiva 7 milioni di euro netti, una soglia elevata rispetto ai piani del club giallorosso.

MILAN E FATTORE TARE - La Roma non è l'unica ipotesi sul tavolo, perché nelle ultime ore si sono riaccese le voci sul Milan. Già la scorsa estate, prima dell'ingaggio di Paulo Fonseca, Allegri era stato accostato al Diavolo per una possibile seconda avventura in rossonero, ma la pista non ha mai preso realmente corpo. La deludente stagione vissuta da Leao e compagni lascia la porta aperta a una nuova rivoluzione in estate tra panchina (Sergio Conceiçao da valutare) e dirigenza, con l'arrivo di un nuovo direttore sportivo che si fa sempre più vicino. Igli Tare in questo senso è il candidato forte in questo momento e proprio l'eventuale arrivo dell'ex dirigente della Lazio potrebbe alimentare le possibilità di Allegri. Nel 2016, quando ancora lavorava per i biancocelesti, Tare elogiava apertamente Max: "Siamo stati sul punto di portare Donadoni a Roma due anni fa. Abbiamo parlato a lungo con lui. Ci fece una buona impressione, lui è uno di poche parole ma molto concreto. Parlammo anche con Allegri, che secondo me è il miglior allenatore italiano. Ma poi virammo su altri nomi scegliendo Pioli", disse al Corriere di Bologna. La stima resta immutata e l'idea di guidare un nuovo progetto alla guida del Milan è allettante per Allegri, ma è da capire se il suo nome possa effettivamente mettere d'accordo tutte le parti in casa rossonera, dall'area tecnica all'amministratore delegato Giorgio Furlani fino a Zlatan Ibrahimovic e alla proprietà RedBird.
IPOTESI INTER - Ultima opzione che resta sempre nell'aria è l'Inter. Nonostante la panchina di Simone Inzaghi oggi non sia in discussione, con i nerazzurri primi in campionato, attesi dal doppio confronto con il Milan in semifinale di Coppa Italia e partiti forte negli ottavi di Champions League (vittoria per 2-0 a Rotterdam contro il Feyenoord nella gara d'andata), da mesi si rincorrono le voci su una possibile separazione al termine della stagione. Le parti hanno aperto a un rinnovo pur rimandando ogni discorso a fine stagione per concentrarsi sul campo, nel frattempo dall'estero si è parlato a più riprese di interessamenti di club di Premier League: nei mesi scorsi si era vociferato del Manchester United, più recentemente è emerso l'Arsenal qualora Mikel Arteta dovesse accettare una nuova sfida lontano dai Gunners. Discorsi ancora ipotetici, ma chiaramente il rapporto tra il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta e Allegri mette il livornese tra i candidati forti in caso di cambio in panchina. D'altronde nel 2021, prima dell'arrivo di Inzaghi a Milano, c'era stato un contatto proprio con Allegri: "Se ho chiamato Allegri all'Inter per il dopo-Conte? Sono dinamiche normali: quando si cerca un allenatore si va subito a contattare quelli liberi. Allegri fu contattato perché era libero", ammise Marotta a Sky Sport nel gennaio del 2024. E se lo scenario si ripresentasse oggi, Allegri potrebbe essere nuovamente preso in considerazione.
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Commenti
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Non dimentichiamo il Real. Ah no, quello lo rifiuta lui ogni anno..