MONTIPÒ (Verona) 4,5: purtroppo capita. Si addormenta sul pallone e Pasalic in pressing lo punisce.

GUNTER (Sampdoria) 4: in balia di Leao, Giroud e Diaz. Serataccia.

RUAN (Sassuolo) 4: Petagna è una versione soft di Lukaku, ma il centrale neroverde lo soffre uguale, rimediando un’ammonizione inutile nel primo tempo dopo un battibecco. Nella ripresa la perde nella metà campo avversaria ed è costretto al fallo tattico. Rosso per somma di ammonizioni, il Sassuolo in dieci perderà.

NUYTINCK (Sampdoria) 4,5: tragicomica la quinta rete, con il centravanti del Milan che lo tiene fermo sulla linea di porta e la spinge dentro.

BARBIERI (Juventus) 4,5: pur di non mettere Chiesa titolare, Allegri le inventa tutte. Ma a rimetterci è soltanto il giovane terzino, che non ne azzecca una. Fuori all’intervallo.

MIRETTI (Juventus) 4,5: non è Fagioli, e si vede. La catena di destra, tra lui e Barbieri, è imbarazzante. In doccia all’intervallo.

ASLLANI (Inter) 5: il malinteso con Dimarco che apre la strada a Gaetano è la fotografia del suo anno. Regista fantasma.

GAGLIARDINI (Inter) 3: si fa espellere per doppia ammonizione al 40’, perdendo in fretta il duello con Anguissa. In pochi riescono ad anticipare Inzaghi e la sua regola dei gialli. Lui ce l’ha fatta.

A. SANDRO (Juventus) 4: a un certo punto Allegri è costretto a toglierlo. Era in confusione, sbagliava ogni pallone dopo l’errore costato il 3 a 0.

VLAHOVIC (Juventus) 4: accigliato e arruffone. Pur di segnare lui toglie palloni destinati ai compagni, e sbaglia appoggi elementari e forza conclusioni, spedendo la sfera nell’alto dei cieli.

MILIK (Juventus) 4: con un saltello dei suoi commette fallo da rigore su Cambiaghi. È l’inizio della batosta. Intesa ai minimi storici con Vlahovic, il pas de deux non convince.

ALLEGRI (Juventus) 4: è il primo a gestire male la notizia arrivata a ridosso del fischio di inizio. E Chiesa sistematicamente e inspiegabilmente in panchina non c’entra nulla coi tribunali.