MAIGNAN (Milan) 4,5: il ballottaggio con Handanovic (che per onor di cronaca ha preso 4) è stato dei più combattuti. Ma come si fa a non premiare quell’uscitaccia assurda? L’aquila che va a sbattere contro la roccia Djuric.

MAITLAND-NILES (Roma) 4: esce tra i fischi. Misteriosa e pericolosa involuzione.

TOMORI (Milan) 5: travolto con Maignan da Djuric in occasione del primo gol, nella ripresa perde ancor più gravemente il centravanti bosniaco sul cross di Mazzocchi.

NIKOLAOU (Spezia) 5: Arnautovic gli scappa da tutte le parti, davanti (primo gol) e dietro (secondo gol).

VINA (Roma) 4: i terzini giallorossi sono in difficoltà, e lui non fa eccezione. Il ragazzino Zalewski fa molto meglio. 

OLIVEIRA (Roma) 4: già in crisi? Un fuoco di paglia anche lui? Contro il Verona è l’ombra di se stesso.

GAGLIARDINI (Inter) 5: non è certo il Gagliardini di Conte. Colpa sua o di Inzaghi? Forse Roberto è semplicemente meno funzionale per questo tipo di calcio.

CALHANOGLU (Inter) 5,5: giocare ‘da Calha’ col Liverpool è incredibilmente impegnativo. Il turco ci è riuscito. Dopo però l’ha pagata cara in campionato perdendo brutti palloni contro il vispo Sassuolo.

SANCHEZ (Inter) 5: Chiriches e compagni, noti bracconieri, lo attendono in area. Il leone Sanchez, più che prudente, si sdraia a riposare sulla trequarti.

VLAHOVIC (Juventus) 5: dopo Demiral, stavolta l’ha annullato Bremer. Come nel duello di Torino-Fiorentina un po’ di tempo fa. O per caso c’entra invece il gioco di Allegri?

LAUTARO (Inter) 5: ultimamente segna meno di Ekuban. Impressionante il gol sbagliato a un metro dal palo. Cosa sta succedendo, Lautaro?

INZAGHI (Inter) 4,5: su una cosa Allegri ha tanto da insegnare ai suoi colleghi: sono questi i mesi che contano, quelli in cui si decidono i campionati. Aver giocato da dio fino all’altro ieri e iniziare proprio ora a farlo a singhiozzo potrebbe non bastare.