
I calciatori ‘traditori’: da Altafini a Higuain, quando un giocatore fa piangere i suoi tifosi

Zlatan Ibrahimovic
Un giramondo. Gioca con la Juventus che gli spalanca le porte del grande calcio ma, in seguito ai fatti di Calciopoli, non accetta di scendere in B e si accorda con l’Inter. È l’estate del 2006 e Ibra si presenta alla Pinetina dichiarando di essere arrivato nel club per il quale tifava fin da bambino. Dopo tre anni di gol e super giocate, passa al Barcellona prima di tornare a Milano. Stavolta la sponda però è quella rossonera. Qui Zlatan diventa un simbolo del milanismo e decide di restare fino al ritiro di sole poche settimane fa.

Christian Vieri
Sei stagioni con l’Inter, 103 reti e l’amore incondizionato della Curva Nord. Nel 2005 però l’imponderabile: passa al Milan con il quale gioca solamente 8 partite.

Ronaldo
Fenomeno anche nei tradimenti. Sboccia con il Barcellona, anche se poi giocherà anche con il Real Madrid. È l’Inter però che lo fa diventare l’icona del calcio globale che Ronaldo è stato ed è ancora. Arriva a Milano nel 1997 e resta per cinque stagioni. Quando finisce la sua avventura in Spagna coi Blancos, il brasiliano pensa bene di tornare a Milano, ma al Milan, spezzando i cuori dei suoi tifosi nerazzurri. Nel primo derby, fischiato da mezzo stadio, Ronaldo segna un gol dei suoi ma a vincere la gara è l’Inter.

Antonio Conte
Leccese, allena i rivali del Bari. Bandiera e capitano della Juve in campo da giocatore, prima di allenarla e portarla in trionfo. Diventa poi allenatore dell’Inter, scatenando le ire dei suoi vecchi tifosi, che riporta a vincere lo Scudetto. Traditore o professionista impeccabile, Conte è un must in una rassegna del genere.
Fabio Cannavaro
Napoletano fino al midollo, Cannavaro nasce nel quartiere di Fuorigrotta, quello dell’allora San Paolo, oggi Maradona. Il giovane e promettente difensore deve però lasciare la sua terra e andare al Parma per portare cash nelle casse dissestate del suo Napoli. Più avanti, l’Inter lo acquista per 23 milioni nel 2002. Il matrimonio però non va e, dopo qualche infortunio di troppo, Cannavaro si fa convincere da Luciano Moggi nell’estate del 2004 a chiedere il trasferimento alla Juve. Moratti dà l’ok e Fabio passa ai rivali bianconeri in un affare che vede coinvolto anche il portiere Carini.

Maurizio Ganz
"El segna semper lü", cantavano i tifosi dell'Inter. Ma dopo due anni nerazzurri e tanti gol, l'attaccante passa al Milan, con cui vince lo scudetto del 1999.


Gianluigi Donnarumma
Lanciato a 16 anni da Mihajlovic, Donnarumma è il presente e futuro del Milan. Tutto fa pensare che possa diventare una bandiera del club alla stregua dei vari Baresi e Maldini. Il portierone però sceglie diversamente e, sotto anche consiglio del suo procuratore Mino Raiola, decide di dire no al rinnovo coi rossoneri e si accasa, a zero, al Psg nell'estate 2021.
Cristiano Giuntoli
Uno degli ultimi ‘tradimenti’ consumati in ordine di tempo. Il dirigente che dalla sua scrivania teneva in mano le fila dei trasferimenti del Napoli scudettato lo abbandona per passare all’eterna rivale Juventus. Il segreto di Pulcinella dei recenti successi degli azzurri lascia dopo 8 anni e si accasa, dopo un lungo braccio di ferro, alla Continassa con il compito di risollevare la Vecchia Signora. E le prime dichiarazioni del nuovo capo dell’area sportiva sono una nuova mazzata ai napoletani: ‘Sono juventino fin da bambino’.


Leonardo Bonucci
Nato nel settore giovanile dell’Inter, è con la Juventus che Leonardo Bonucci diventa grande. Arriva a Torino nel 2010 ma, dopo sette anni con la Vecchia Signora e a seguito di diverbi con l'allenatore Massimiliano Allegri, passa al Milan. La sua avventura con il Diavolo (di cui diventa anche capitano) dura solamente un anno al termine del quale ritorna alla Juve. È notizia delle ultime ore invece il suo prossimo, e secondo, divorzio con il club.

Hakan Calhanoglu
Come Donnarumma, il turco non ha accettato l’offerta di rinnovo del Milan e nell’estate del 2021 si è accordato per andare all’Inter da parametro zero. Numerose le contestazioni nei suoi confronti duranti gli ultimi derby con il turco spesso e volentieri beccato dai suoi ex tifosi.
Gonzalo Higuain
Uno dei casi più famosi degli ultimi anni. Arrivato al Napoli dal Real Madrid, l’argentino diventa idolo nei tre anni al San Paolo, culminati col record di 36 gol in 34 gare del suo ultimo campionato in azzurro. Nel 2016 però lascia la sua Napoli per passare alla Juve che paga la clausola di 90 milioni di euro.


Miralem Pjanic
Nella stessa estate del Pipita, anche il bosniaco lascia il suo club, la Roma, e lo raggiunge alla Juve. I bianconeri anche in questo caso si limitano a pagare la clausola rescissoria e, oltre a indebolire una rivale diretta per lo Scudetto, mettono le basi per i prossimi successi in Italia.
Marco Tardelli
Eroe dei mondiali di Spagna del 1982 e bandiera della Juve, passa nel finale di carriera all’Inter che poi allenerà con scarsi risultati.

Aldo Serena
Un esperto del settore. "Tradì" il Torino per la Juve, dopo aver vestito anche le maglie di Inter e Milan.


Fabio Quagliarella
Al Napoli, la sua città, dal 2009, la ‘tradisce’ per passare alla Juventus. Solo in un secondo momento l’attaccante spiegò anche i motivi personali alla base di tale scelta. Lasciata la Juve, Quagliarella tornò al Torino, rivale cittadina e squadra dove aveva iniziato.

Antonio Cassano
Ennesimo giocatore che cambia sponda del naviglio. Con il Milan, Antonio vince lo scudetto nel 2011 ma nell’estate del 2012 si trasferisce all’Inter in uno scambio con Giampaolo Pazzini (con un conguaglio di 7.5 milioni di euro in favore dei nerazzurri). E se alla presentazione in rossonero aveva detto: “Sopra il Milan c'è solo il cielo”, quando arrivò in nerazzurro, Cassano dichiarò che “sopra il cielo c'era l'Inter“.

Federico Bernardeschi
Uno dei tanti a passare dalla Fiorentina alla Juve. Toscano di Carrara, saluta Firenze e sceglie i colori bianconeri per proseguire la propria carriera, firmando un contratto di 4 milioni. Porta nelle casse viola 40 milioni di euro più 5 di bonus.

Federico Chiesa
Il 5 ottobre 2020 l’ala figlia di Enrico passa dalla Fiorentina alla Juve in prestito biennale per 10 milioni con obbligo di riscatto fissato a 40, più bonus. Il popolo viola esplode in contestazione ed espone questo striscione fuori allo stadio Franchi: “Tradire chi ti ha cresciuto e protetto la più grande mancanza di rispetto. Firenze non è più casa tua".

Dusan Vlahovic
Accade di nuovo. Gennaio 2022, la Juve strappa alla Fiorentina il suo super bomber per 70 milioni di euro, più 10 di bonus. Ora il serbo è il candidato numero uno per far posto a Lukaku.