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    Hernanes, contro l'Inter per rinascere

    Hernanes, contro l'Inter per rinascere

    • Nicola Balice

    Una rondine non fa primavera, dice un antico proverbio. Di conseguenza una sola buona, a tratti ottima, prestazione per 45 minuti non può rendere improvvisamente positiva l'avventura di Hernanes alla Juve. Certo, quanto offerto contro il Bayern Monaco non può passare inosservato: con il suo ingresso in campo, Hernanes ha dato nuova linfa alla manovra soffocata della Juve, guadangando fiducia e spazio con il passare dei minuti. Una prova che però può risultare significativa solo se dovesse essere seguita da nuove prestazioni almeno altrettanto positive, sotto il piano del gioco e della personalità.


    TIFOSI DA CONVINCERE - Anche perchè il brasiliano rimane assolutamente uno dei pochi elementi, forse l'unico, costantemente nel mirino della tifoseria bianconera come sottolineato dallo stesso Allegri al termine del match col Bayern: non una difesa plateale come quella di Conte con Giovinco, ma pur sempre una presa di posizione pubblica importante al netto di tutte le critiche di inizio stagione. Un attestato di stima e fiducia che vale anche doppio considerando la bocciatura guadagnata sul campo nei primi mesi della stagione, totale, fino ad essere considerato un problema non solo tattico.

    SCARTATO E RIPESCATO – Arrivato sul gong del mercato per sopperire alla mancanza del trequartista, mentre sul web e non solo i tifosi dell'Inter festeggiavano convinti di aver rifilato il pacco alla Juve, dalle parti di Vinovo si assisteva all'evoluzione del più grande equivoco di questa stagione. L'esperimento trequartista è naufragato ben presto, anche da regista basso pur convincendo maggiormente Allegri è sempre risultato una delusione da 11 milioni di euro + 2 di bonus. Il rosso di Monchengladbach è stato forse il punto più basso tecnicamente parlando, i fischi ricevuti all'ingresso in campo negli scampoli del derby di Coppa Italia a dicembre il punto più basso a livello personale. Toccato il fondo non resta che scavare, o risalire. Ed Hernanes, in silenzio e punta di piedi ha provato a risalire. A gennaio la squalifica di Marchisio gli ha spalancato le porte per una prestazione da titolare, senza infamia e senza lode, contro la Sampdoria. Quanto basta per dimostrare ad Allegri di poter essere almeno utile alla causa, per convincere sé stesso di essere ancora un calciatore vero e di rifiutare quei tentativi (non troppo insistenti) arrivati dalla Cina e dal Jiangsu in particolare: un'offerta di circa 10 milioni sarebbe bastata alla Juve, ma il Profeta non ha mai voluto ascoltare gli ottimi argomenti cinesi. Poi di nuovo tanta panchina, fino al sorprendente ripescaggio col Bayern. Ed ora la possibilità del riscatto, forse, definitivo proprio contro l'Inter: in palio non solo un posto nelle rotazioni o tre punti per la corsa Scudetto. In palio per Hernanes c'è molto di più, a cominciare dall'orgoglio di chi vuole dimostrare di essere quello fin qui alla Juve non è ancora stato. E specialemente di non essere, quel pacco, di cui si parla dal 31 agosto in poi.

    @NicolaBalice  


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