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    Hellasmania: un futuro ancora tutto da decifrare

    Hellasmania: un futuro ancora tutto da decifrare

    • Nicola Corona
    Il campionato è terminato appena una settimana fa ma è già arrivato il tempo di pensare alla prossima stagione. Si passerà dalla Serie A alla Serie B, ma non per questo la programmazione dovrà essere meno attenta e oculata.

    Al momento però, la società gialloblù si trova nella complicata posizione di dover riassegnare praticamente tutte le posizioni di maggior rilievo all'interno del comparto sportivo del club. L'accoppiata Fusco-Pecchia non è riuscita in quest'ultima stagione a raggiungere gli obiettivi prefissati, anche per colpa di una società che ha investito meno di quanto fosse necessario per poter mantenere la categoria.

    In queste settimane il presidente Setti dovrà fare delle scelte, decidendo a chi affidare la panchina e il ruolo di direttore sportivo. Al momento l'opzione che pare maggiormente plausibile è quella che vede la promozione del capo degli osservatori Tony D'Amico al ruolo di ds e l'ingaggio di Fabio Grosso (attualmente al Bari) come nuovo allenatore, con l'inserimento di Adailton come figura di collegamento tra il campo e la società (un ruolo simile a quello che venne occupato da Toni due anni fa).

    Scelte che però non sembrano piacere particolarmente alla tifoseria gialloblù, o comunque a gran parte di essa. In particolare ad essere malvista sarebbe soprattutto la promozione di Tony D'Amico (da sempre molto vicino a Fusco) come nuovo ds. Una soluzione interna che viene vista come l'ennesima prova della mancata volontà di Setti di investire su professionisti già affermati e quindi di dare un "respiro più ampio" all'intero club. Per certi versi una sorta di ridimensionamento davvero poco apprezzato dalla tifoseria.

    E proprio il rapporto tra la proprietà e i tifosi rischia di diventare un problema non da poco nel prossimo futuro. Nei giorni scorsi si è fatta sentire molto forte la contestazione dei tifosi. Il presidente Setti ha risposto a modo suo, con una lettera dove sostanzialmente ha difeso il proprio operato e quello degli uomini da lui voluti. A Verona però si fatica a ricordare una frizione di tale caratura, almeno negli ultimi 10-15 anni. Mai la tensione era stata tanto alta.

    L'auspicio è che si possa arrivare ad un chiarimento prima dell'inizio della nuova stagione, anche se la spaccatura creatasi in quest'annata non sarà sicuramente facile da rinsaldare in breve tempo. Insomma, in casa Hellas c'è un futuro ancora tutto da decifrare. Nuvoloni bassi e cupi si addensano su via Belgio. Per mandarli via servirà una bella e forte ventata di aria fresca.

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