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    Hellasmania: derby, Verona rimesso a nuovo

    Hellasmania: derby, Verona rimesso a nuovo

    Per la rivincita, i motori sono scaldati a dovere. Non si tratta di una polemica sul discorso biglietti trascinata ormai da oltre due settimane. Piuttosto il Verona ha ritrovato sé stesso, potrà sedersi al tavolo della stracittadina con la mente più libera. Lontano da contestazioni e inquietudini, appena spazzate via da una partita come si deve. Il limbo attuale può anche andare bene: nessuno si aspetta, a differenza dell'andata, che i gialloblu facciano un solo boccone del Chievo. Ci si arriva, semmai, con credenziali rimesse a posto.

    Sbagliato pensare che, quella di sabato, sarebbe stata la partita giusta per raddrizzare la seconda parte di stagione. Spegnere i malumori se fosse proseguito il momento no. In quel caso, l'Hellas nel derby non avrebbe avuto niente da perdere. Una sorta di bilancia motivazionale che adesso sta riequilibrando i pesi. Questo sembrava aver colpito il Verona di Mandorlini. Non sarebbe poi così sbagliato darsi sempre un obiettivo.

    Capitolo biglietti. Già, tenere il polso della situazione vuol dire anche aver sentito di tutto. Ipotesi e sussurri, prese di posizione e altro materiale buono a scaldare la vigilia. Il popolo del Verona vede come uno sgarbo l'aumento dei prezzi per il derby. La sollevazione di massa non dovrebbe però rendere meno godibile una cornice di pubblico delle grandi occasioni. Dalla Curva Sud è emersa l'intenzione di entrare allo stadio. Il Bentegodi ha appena superato un'astinenza decennale dal derby, sarebbe un peccato invelenire il clima in uno dei due appuntamenti che mancavano al nostro campionato.

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