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    Hellasmania: con questo Duda si può sognare! Contro la Roma una sola nota stridula

    Hellasmania: con questo Duda si può sognare! Contro la Roma una sola nota stridula

    • Alessandro Righelli
    Il Verona ne fa 2 su 2 ed è in testa alla classifica. Certo, siamo solo a inizio stagione e ovviamente non si vuole trarre nessuna conclusione che sarebbe, come naturale che sia, troppo prematura. Vero però che questo Hellas è partito bene, molto bene, forse anche contro numerose aspettative dopo una sessione di mercato non così spumeggiante (che oltretutto chiuderà tra pochi giorni con presumibilmente qualche colpo proprio nel finale). Detto questo e tornando alla partita contro la Roma, cosa possiamo dire ai ragazzi gialloblù e a mister Baroni? Solo che applausi, per tutti. Sì perché l'Hellas ha giocato una gara ad una intensità che da tanto tempo non si vedeva qui all'ombra dell'Arena, con un gioco nel complesso ordinato ed un'attenzione costante nel reparto difensivo. Le scelte e la lettura di Baroni durante tutta la gara sono state quanto mai perfette e gli stessi giocatori in campo hanno saputo soffrire un "crash-test" davvero forte contro una corazzata come la Roma. Insomma, un'ottima prestazione complessiva che fa davvero ben sperare per il proseguo del campionato. 

    Ora però, andiamo ad analizzare più a fondo due punti fondamentali della partita di ieri. Uno estremamente positivo ed un altro, forse l'unico, un poco più negativo. In ordine allora parliamo di Ondrej Duda, il centrocampista slovacco che si è portato a casa la maglia da MVP a furor di popolo. Una partita davvero perfetta per questo giocatore arrivato in prestito a gennaio del presente anno e che poco a poco si è inserito nei meccanismi di gioco di una squadra che era un cantiere completamente aperto. Un compito assai difficile, che sembra ora dare i suoi frutti proprio sotto la guida di Baroni, il quale lo sta esaltando in una posizione che par rendere al meglio tutte le sue doti. Contro la Roma non solo il gol, ma anche tanta corsa in tutte le direzioni, giocate mai banali e inserimenti al bacio. Insomma un giocatore che finalmente sembra aver trovato la serenità giusta per dare il meglio di sé e se la sua crescita sarà continua, l'Hellas Verona avrà trovato, pardon, ritrovato una pedina estremamente fondamentale in una zona del campo nevralgica per il gioco di Baroni. 

    Veniamo ora alla lieve nota storta del meraviglioso coro gialloblù intonato sabato scorso: Montipò. Premessa fondamentale! Non si vuole assolutamente puntare il dito sul portierone di Novara per una sola partita giocata così, così. Ma è giusto anche prendere in considerazione queste stonature per poi apprezzarne i sicuri miglioramenti. Contro la Roma infatti Lorenzo ha peccato di alcune giocate che potevano essere davvero fatali per il risultato finale, come almeno due prese mancate che per poco non venivano intercettate dagli avversari. Un lieve calo di attenzione che sicuramente ci sta tutto, sul quale sin da oggi il giocatore sarà al lavoro per correggere i propri errori. Da uno come lui ci si aspetta sempre il massimo, dato che in questi anni ha dimostrato di essere uno dei perni fondamentali, se non imprescindibili, per l'intera squadra. I compagni lo sanno e vedono in lui una sicurezza costante. Ecco perché, questi errori di distrazione, siamo sicuri gli serviranno per crescere ancor di più anche nelle partite contro avversari molto forti e di prima fascia.

    Alla luce di ciò, il campionato è ancora iniziato ma, come detto, è iniziato nel migliore dei modi. Ora però non montiamoci la testa, anzi, capo chino e subito al lavoro per continuare a migliorare e tener alta la concentrazione. Venerdì il Verona sarà al Mapei Stadium contro il Sassuolo, in una sfida con una diretta concorrente alla salvezza. Queste sono le partite da non sbagliare, dalle quali ci si aspetta molto da tutti. Se lo spirito sarà lo stesso di quello messo in campo sabato sera, ci sono buonissime speranze!

     

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