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Hellasmania: con il Milan si è ritrovato il gruppo. Ma sarà un fuoco di paglia?
Partiamo subito dal giudizio complessivo: è stata una buona prestazione quella dei gialloblù, questo è innegabile. Tante le assenze, tra cui quella di Doig, che però non hanno cambiato le carte in tavola, anzi. La squadra si è dimostrata coesa, forte e ordinata. Ha obbligato il Milan a rintanarsi nella propria area di rigore per la maggior parte dei 90', mentre il Verona si è proposto più e più volte in area di rigore avversaria con una certa pericolosità. Un dato che dimostra tutto questo? 19 tiri totali. Certo non tutti nello specchio della porta, ma comunque un buon segno di rinascita, almeno per la voglia di vincere e ribaltare una stagione iniziata malissimo. Nonostante la sconfitta, a mio avviso ampliamente immeritata e frutto di distrazioni difensive non nuove al reparto arretrato gialloblù, questo Hellas appare rivitalizzato nel profondo del suo carattere. Il lumicino di speranza per una lotta salvezza tranquilla si è riacceso, questo è certo.
Detto ciò, bisogna essere obiettivi e guardare tutto il bicchiere. Questa prestazione deve essere il punto di partenza di un cammino che purtroppo rimane tortuoso e assai complicato. La speranza è che davvero la squadra possa ritrovare lo spirito giusto e che questo perduri nel tempo, cosa non affatto scontata. Scongiurare il fatto che l'exploit avuto contro il Milan non sia solo un fuoco di paglia, che si spegne immediatamente nelle prossime partite. No, non deve essere assolutamente così. Bocchetti ha il difficile compito di far rialzare un gruppo che aveva perso mordente, lo stesso che lo ha contraddistinto nelle stagioni passate. Dovrà riuscire a fare risultato subito e recuperare punti preziosi in vista di un girone di ritorno che si preannuncia una battaglia all'ultimo sangue. Insomma, che il Milan serva di lezione e che la lezione serva a crescere. Bocchetti ci riuscirà? Staremo a vedere.