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    Handanovic e le critiche, piano Inter: sarà caccia all'erede, non al sostituto

    Handanovic e le critiche, piano Inter: sarà caccia all'erede, non al sostituto

    • Fabrizio Romano
    Le critiche ogni anno non mancano mai, attorno a Samir Handanovic. Un portiere che da tempo divide il popolo dell'Inter: c'è chi lo difende, chi lo attacca, chi lo contesta, chi si augura una sua cessione e chi invece spera di trattenerlo. Di certo c'è che lo sloveno quest'anno ha realizzato il suo sogno, accedere alla Champions League e avere la possibilità di giocarsela: da quando la dirigenza nerazzurra gli ha dato le chiavi del dopo-Julio Cesar, estate 2012, mai Samir è riuscito a vincere un titolo o giocare la Champions, suo desiderio primario. E adesso il traguardo è raggiunto, difficilmente gli verrà portato via.

    L'IDEA DELL'INTER - La dirigenza dell'Inter infatti al momento non sta lavorando per una sua cessione o sostituzione. Il motivo è semplice: al di là dei giudizi soggettivi su Handanovic, c'è soddisfazione per il suo rendimento complessivo e la convinzione che Samir meriti di giocarsi la Champions con l'Inter. Non è solo una questione di gratitudine ma anche di apprezzamento tecnico; in più, ad oggi cedere Handanovic significherebbe perderci economicamente e rischiare di ritrovarsi un portiere meno pronto. L'Inter vuole e deve destinare altrove i propri investimenti; Samir compirà 34 anni nel prossimo luglio e il suo ruolo è particolare, il prezzo ormai non può che essere fortemente al ribasso. Di conseguenza, Ausilio non sta cercando un sostituto per l'immediato bensì studiando la situazione per il futuro: caccia all'erede, l'ucraino Lunin rimane un nome caldo ma non l'unico sulla lista nerazzurra. Perché il portiere dell'Inter - a meno di proposte clamorose e sorprendenti - potrà essere ancora Handanovic, per la prima volta anche in Champions League.

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