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    Milan, Allegri: 'Hamsik, Asamoah e Montolivo grandi giocatori'

    Milan, Allegri: 'Hamsik, Asamoah e Montolivo grandi giocatori'

    "Cerchiamo una mezzala sinistra da Milan". Massimiliano Allegri parla di mercato. L'allenatore rossonero ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport24: "Sono in contatto quotidiano con Galliani, ma lui è un maestro del mercato e sa cosa fare. Cerchiamo una mezzala sinistra, un centrocampista di qualità con attitudine a fare qualche gol. Bisogna trovare un giocatore da Milan, che è la cosa più difficile. Hamsik e Asamoah sono ottimi giocatori, come Montolivo. Abbiamo parlato di tanti, sicuramente Galliani prenderà quello giusto".
     

    Ecco la versione integrale dell'intervista di Allegri a Sky.

    Sei in contatto con Galliani per il prossimo mercato?
    "Sono in contatto quotidianamente con Galliani ma al mercato ci pensa lui, sa benissimo cosa deve fare. Credo sia un maestro in tal senso. Ci sono state molte riconferme, qualcuno è partito, due giocatori importanti sono già arrivati e credo, come ha detto Galliani, che l’obiettivo numero uno sia un centrocampista di sinistra".

    Ti piace Hamsik? Potrebbe essere lui questo centrocampista?
    "A chi non piace Hamsik? Ma ce ne sono anche tanti altri che possono fare tranquillamente quel ruolo e poi bisogna trovare un giocatore da Milan, questa è la cosa più difficile".

    Hamsik o Asamoah?

    "Uno si è già affermato, l’altro è solo da due anni che gioca. Però sono due giocatori molto giovani e di grande avvenire".

    Montolivo?
    "Anche lui è un grande giocatore".

    C’è un nome su tutti che lei ha fatto a Galliani?
    "No, abbiamo parlato di tanti giocatori e Galliani prenderà sicuramente quello più utile al Milan. Deve essere un centrocampista di sinistra con attitudini a fare qualche gol".

    Un solo acquisto?
    "Un solo acquisto, sì. Un solo acquisto. Anche perché è partito un giocatore di grande qualità come Pirlo. Gli faccio un grande in bocca al lupo. Per lui, quest’ultimo non è stato un anno fortunato. C’è stato un addio consensuale e sicuramente mi ha fatto un effetto strano vedere in bianconero uno dei giocatori che hanno fatto la storia degli ultimi dieci anni del Milan".

    Che anno è stato il tuo primo al Milan?

    "Un anno intenso ma credo che tutti gli anni, spero tanti, che passerò al Milan saranno intensi. Anche perché non c’è un attimo di respiro, c’è una partita dietro l’altra. Quest’anno sinceramente abbiamo abbandonato la Champions un po’ troppo presto. Abbiamo avuto la sfortuna di uscire agli ottavi di Champions immeritatamente perché mancavano tanti giocatori e questo ha inciso nel passaggio del turno".

    Qual è stato il momento più importante vissuto all’interno dello spogliatoio quest’anno?
    "Con Gattuso sono stato molto chiaro dicendogli che per me era un uomo importante e avevo il piacere che rimanesse. La cosa che mi è rimasta più impressa, è stata la rifinitura dell’allenamento prima del derby di ritorno".

    Pensi che questo Milan sia già competitivo per la Champions?

    "Credo che il Milan fosse competitivo anche l’anno scorso. Purtroppo non siamo arrivati con gli uomini al competo agli ottavi di finale. E’ normale che Mexes e Taiwo vanno a rinforzare un reparto difensivo già molto forte e sicuramente in questo momento, come ruolo, ci serve una mezzala di qualità".

    Così il gap con il Real Madrid e il Barcellona si colmerà?
    "Il Milan ha diversi campioni e quindi sicuramente l’anno prossimo affronteremo la Champions e saremo molto più competitivi".

    Un vice Ibrahimovic arriverà?

    "No, anche perché abbiamo già i quattro giocatori con cui abbiamo finito il campionato, più i rientri dagli infortuni di Paloschi e Inzaghi. Credo che sei attaccanti possano bastare".

    Anche quest’anno il Milan punterà forte sul mercato di gennaio?
    "E’ difficile dirlo ora. L’anno scorso nessuno si poteva immaginare che potessimo avere bisogno di altri giocatori. La società ha dato un segnale importante andando a prendere Van Bommel, Emanuelson, Legrottaglie e Didac. Sono arrivati quattro giocatori anche se Didac e Legrottaglie hanno giocato solo una partita, mentre gli altri due, soprattutto Van Bommel, è stato un giocatore importantissimo in quel momento e nella parte finale della stagione".

    Anche Cassano è arrivato, oltre a questi…

    "E Cassano, scusate, quindi ne sono arrivati cinque. Cassano è stato messo in discussione ma ha fatto 4 gol, 8 assist ed è risultato determinante per il Milan, arrivando a gennaio dopo essere stato tre mesi senza mai allenarsi".

    Quando è stato eliminato dalla Champions, ha temuto che la esonerassero?
    "No, non l’ho mai pensato, anche perché quando siamo stati eliminati dalla Champions eravamo in testa la classifica. A differenza del campionato, dove la continuità ti porta alla vittoria, in Champions gli episodi e il momento in cui giochi diventano fondamentali. E’ normale che l’anno prossimo bisognerà cercare di arrivare più avanti possibile".

    La Champions è il vero obiettivo dell’anno prossimo?

    "No, gli obiettivi saranno Campionato, Champions e Coppa Italia. L’anno prossimo punteremo a vincere il Campionato e ad arrivare più lontano possibile in Champions".

    La stupisce la mancata convocazione di Abate in Nazionale?
    "Prandelli ha convocato i giocatori che ha ritenuto più opportuno convocare. Posso dire che Abate è cresciuto molto, ha fatto un ottimo campionato, ha acquisito grande sicurezza, è migliorato in tante cose e credo che abbia ancora molti margini di miglioramento".

    Qual è la squadra che si sta muovendo meglio sul mercato?

    "La Juventus. L’Inter ha ancora da giocare la finale di Coppa Italia e la Roma si sta ancora assestando dal punto di vista societario. Sarà un’estate con un buon mercato da parte delle altre società, visto che il Milan ha già operato con gli innesti di Mexes e Taiwo e ora ci manca solo un tassello che da qui al 31 agosto credo riusciremo ad inserire".

    Su Mourinho.
    "I fatti e i risultati gli danno ampiamente ragione. Discutere Mourinho sul piano dei risultati e sul piano tecnico sarebbe da pazzi. Alla fine quello che conta nel calcio è vincere e Mourinho all’Inter ha fatto un lavoro straordinario".

    In caso di un’altra vittoria importante del Milan, ci promette di ballare come Boateng?

    "Ballare? Sono negato, Guidolin è stato molto coraggioso. Cantare magari sì, mi preparerò. Boateng ha ballato molto bene, ma canta ancora meglio, così come Seedorf".


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